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Udinese, punto guadagnato o due punti persi?

Chievo-Udinese non sarà di certo ricordata come una delle più belle partite del secolo, un pareggio finale giusto tra due squadre che si sono annullate tatticamente e che certamente non hanno mostrato il loro miglior volto

Massimo Liva

Chievo-Udinese non sarà di certo ricordata come una delle più belle partite del secolo, un pareggio finale giusto tra due squadre che si sono annullate tatticamente e che certamente non hanno mostrato il loro miglior volto. Punto guadagnato o due punti persi per l’Udinese di Delneri?

Tra le dichiarazioni del post partita di alcuni giocatori bianconeri ed i commenti della maggioranza dei tifosi friulani è evidente una certa spaccatura, nel senso che se per i sostenitori friulani il pareggio ottenuto contro il Chievo è deludente soprattutto per la prestazione offerta o meglio non offerta dai bianconeri, per i giocatori invece il punto rimediato contro la squadra di Maran è un risultato positivo da accogliere con una certa soddisfazione considerato che l’Udinese è in cerca di continuità di risultati. E’ singolare questa divergenza di opinioni, tifosi troppo esigenti o giocatori già tranquilli in chiave salvezza?C’è da dire che se l’Udinese avesse pareggiato contro il Chievo al termine di una gara differente e con un altro tipo di prestazione i giudizi sarebbero stati sicuramente diversi, anche perché al Bentegodi gli unici a vincere sono stati proprio i tifosi friulani che si sono fatti sentire per tutto l’arco della partita, sostenendo a gran voce i giocatori bianconeri nonostante un match che di emozioni ne ha offerte davvero poche.

Il Chievo è tradizionalmente avversario ostico per l’Udinese, squadra quella di Maran molto organizzata e compatta che mira soprattutto a non far giocare la formazione avversaria, chiudendo gli spazi, anche con diversi interventi fallosi ai limiti del regolamento. Va dato atto alla squadra di Delneri che affrontare una formazione di questo tipo non è affatto semplice, cercare di giocare a calcio contro avversari che hanno questo tipo di atteggiamento è assai complicato ma in ogni caso l’Udinese avrebbe potuto e dovuto fare di più. Sarebbe servita l’invenzione di un singolo per sbloccare la partita, magari l’estro e la fantasia di un Thereau certamente non nella sua giornata migliore e nel momento in cui l’attaccante francese non rende in una certa maniera tutta la squadra poi ne risente.

Se non gira Thereau non gira l’Udinese è un dato di fatto, il francese è il vero leader di questa squadra, con la sue qualità può e deve far la differenza, in qualche occasione non ci riesce non solo per demeriti propri. Zapata mostra segni di nervosismo anche per delle critiche talvolta eccessive nei suoi confronti, ma la generosità e l’importanza tattica della punta colombiana non può essere messa in discussione anche perché se un tecnico esperto come Delneri non vuole fare a meno di lui un motivo ci sarà.

Sabato sera a Firenze sarà sicuramente un altra partita, finalmente si rivedrà giocare al calcio anche grazie alla squadra viola che gioca e fa giocare, avversario in un certo senso ideale per l’Udinese che soffre le formazioni che prediligono esclusivamente la fase difensiva ma che contro le squadre che attaccano concedendo più spazi mostra il meglio di sé.

Il campionato non è finito, ci sono ancora molte partite da giocare e un campionato da onorare, nessuno vuole restare nell’anonimato, come ribadito dal buon Delneri, le possibilità per divertire e divertirsi da qui a fine stagione ci sono, quindi vediamo di sfruttarle a dovere.

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