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Udinese, ritorni al futuro?

Dopo le non prestazioni con Carpi e Juve l'Udinese è chiamata a rispondere sul campo: sarà capace di proiettarsi al futuro o piomberà nei problemi del passato? La classifica non è pericolosa, ma serve una prestazione e servono punti per...

Monica Valendino

E' una gara chiave per l'Udinese quella col Palermo, inutile girarci attorno. E non tanto per la classifica che vede le ultime sempre a distanza di sicurezza, ma per cosa vuole davvero dire in questo campionato questa squadra. Il rischio di fare una stagione come la scorsa è elevato, i segnali in tal senso si sono già avuti con Carpi e Juve dove la squadra non è praticamente scesa in campo. Impossibile parlare di episodi, alla base c'è stato qualcosa che va subito corretto. A partire dal Barbera dove oltre alla prestazione ci si attendono punti, anche perché come tutti i tecnici vanno dicendo i secondi sono figli sempre della prima.

Colantuono non rischia niente, sia chiaro: ma anche lui verrà valutato a fine stagione. Nonostante sia stato scelto fortemente proprio per la sua capacità di tenere alta la tensione in uno spogliatoio difficile, come l'ha definito mesi fa Pozzo, deve ancora dimostrare tutto: per ora tranne un piccolo scorcio positivo, l'annata dice che ci sono tre punti in meno dell'anno scorso. La vera sfida dell'Udinese nei prossimi mesi è questa, dimostrare che anche senza obiettivi d'Europa saprà farsi valere, saprà giocarsela sempre e saprà anche divertire.

La società sta intervenendo in aiuto del tecnico: Kuzmanovic e probabilmente Behrami gli daranno la possibilità di trovare quella quadratura in mezzo che ancora manca.

Ma a Palermo a fare la differenza potrebbero essere quei giocatori che Pozzo ha definito 'dispersi': Guilherme, Kone, ma anche Fernandes che sta andando a fasi alterne hanno un'occasione d'oro per mettere in difficoltà il loro allenatore. Il fatto è che per rendere la squadra deve sentirsi sempre sotto esame,  e per farlo serve una concorrenza interna spietata. Se un giocatore pensa che per un motivo o l'altro non è preso in considerazione mentre un altro è certo del posto, viene meno tutto e la bravura di un tecnico sta nel gestire la rosa nella sua interezza.

Attenzione quindi anche a Perica e Aguirre, che complice l'assenza di Di Natale (affaticamento ai flessori della coscia sinistra, la versione ufficiale) possono avere un'altra chance e con Zapata che scalpita per tornare a trascinare la squadra. Il colombiano è stato il rimpianto dell'andata: ora basterà a raddrizzare la barca e a segnare quei gol che tanto mancano a questa squadra?

Ora l'Udinese inizia davvero il ritorno: sarà un ritorno al futuro o al passato? Una cosa è certa:  a Palermo è vietato sbagliare, il ritiro sospeso la scorsa settimana, è la prima minaccia di Pozzo, ma un'altra debacle metterebbe davvero un grosso punto di domanda sulla qualità della rosa e del lavoro fatto fin qui.

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