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Udinese, scommettiamo che…

Presentata la campagna abbonamenti, ora si passa al primo tassello per la nuova stagione: si tratta dell’iracheno Ali Adnan (foto Getty Images), il ‘Bale asiatico’. Speriamo he il soprannome non sia azzardato, perché tante...

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Presentata la campagna abbonamenti, ora si passa al primo tassello per la nuova stagione: si tratta dell'iracheno Ali Adnan (foto Getty Images), il 'Bale asiatico'. Speriamo he il soprannome non sia azzardato, perché tante volte, dal 'Baggio delle Piramidi' fino al 'Messi di Romania', il paragone non ha mai portato fortuna.

Una scelta, quella dell'iracheno, che potrebbe anche preannunciare l'addio a Gabriel Silva, che dovrebbe accettare il Garanda, anche e sta aspettando di valutare anche altre offerte.

Sulla sinistra, quindi, l'iracheno sarà la nuova scommessa dei Pozzo, con Pasquale a fargli da chioccia e Piris, se il riscatto dal Maldonado andrà a buon fine.

Adnan, il guerrigliero contro l'Isis, ha fatto parlare di sé soprattutto per questo, ora dovrà essere il campo confermare che sa battagliare anche in Italia su un campo verde. Una scommessa affascinante, ma pur sempre una grande scommessa, una delle tante che l'Udinese fa da anni.

Intanto si guarda anche altrove, perché la squadra va rinforzata. Confermare 'solo' la rosa degli ultimi due anni non è proprio garanzia di successo, visto che, sommati,  sono stati i peggiori degli ultimi due lustri in casa bianconera.

Si sa che si cerca un attaccante, ma non è facile rispettare la 'spending review' che il club si è imposto e convincere certi giocatori: John Guidetti, per esempio, piaceva molto e non era inavvicinabile, ma il recente Europeo U21 che l'ha visto consacrarsi campione con la sua Svezia ha aumentato i concorrenti, e anche il suo ingaggio è diventato insormontabile.

Meno difficile arrivare a Sau del Cagliari, solo che non  ha quelle caratteristiche che l'Udinese starebbe cercando: insomma, comprare tanto per farlo non convince, a Udine serve una punta centrale, agile e già svezzata. Identikit che fa subito pensare a un investimento cospicuo, a meno che non si percorra anche qui la strada della scommessa per il futuro. In tal senso, appena terminato il Sub 20 in Sudamerica ci sarà parecchio materiale 'scartato' per far posto alle nuove stelle che sono emerse. In quest'ottica l'Udinese potrebbe trovare l'asso che cerca.

In tema scommesse, l'Udinese pare di aver deciso di provarsi di  Allan, scommettendo su un centrocampo nuovo (che perderà anche Badu). In un reparto che ha dato parecchi problemi potrebbe rivelarsi un rischio, ma dipenderà anche molto da chi arriverà. Del resto in questi casi dipende dalla volontà del giocatore, perché un conto sono le dichiarazioni di intenti ufficiali, un altro le reali ambizioni dei calciatori. Prendete la Juve: ha convinto Pogba a rimanere un altro anno, ma che fatica! E parliamo della finalista di Champions League. Insomma, il calcio italiano nel suo complesso fatica ancora a a competere per trattenere i suoi campioni. Allan rimarrà nel Belpaese, sia chiaro, ma se la Juve non può competere col Barcellona, alla stessa maniera l'Udinese non può competere con chi garantisce ingaggi raddoppiati a un suo giocatore. Però spera che un altro anno nel nuovo stadio non sia poi una tortura: la conferma di Allan è fondamentale, perché altrimenti servirebbe investire (anche qui parecchio) per un nuovo centrocampista con le sue caratteristiche e non sarebbe facile.

Al di là del brasiliano, serve un fantasista che sappia creare: se si scommette solo su Guilherme si rischia dopo un anno con molte ombre e poche luci. Per questo prestare Valerio Verre potrebbe rivelarsi un errore, per questo l'Udinese attende anche qualche indicazione dai primi allenamenti che cominceranno il 6 luglio.

Infine la difesa: qui non si cercano scommesse, ma valori aggiunti. Samir è una garanzia, ma proprio perché tale si torna al discorso economico. Non è da Udinese fare follie, per cui o il Flamengo desiste e cede Samir per 4 milioni, oppure si cercherà altrove, magari in casa Atalanata dove Colantuono conosce bene alcuni suoi ex fedelissimi come Stendardo o Belauane. Non sarebbero certezze come Samir, ma nemmeno scommesse assolute.

Alla fine, comunque, qualcosa ci sarà: nessuno vuole fallire nel nuovo stadio, in questo caso nessuno si sente di azzardare scelte rischiose.

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