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Udinese: sede top secret, ma scelte fatte. La chiave tattica

Tutte le mosse tattiche di Udinese e Frosinone. Con i bianconeri che non fanno conoscere la sede romana degli allenamenti per evitare ovvi occhi indiscreti degli avversari

Monica Valendino

L'Udinese si nasconde: l'allenamento a Roma (che verrà replicato sabato mattina) è stato volutamente fatto in una sede non definita, per evitare spiacevoli visite da emissari di Roberto Stellone. Anche questa precauzione sta a confermare quanto la gara del Matusa si stia preparando senza lasciare nulla al caso.

A Roma si provano soprattutto certi movimenti offensivi e i palloni inattivi, ma le scelte di formazione sono fatte.

Karnezis tra i pali; Piris, Danilo, FelipeAdnan in difesa; Badu, Guillherme, Kuzmanovic in mediana; Bruno FernandesDi Natale, Thereau in avanti.

Allora perché tanto nascondere? Semplice, si deve cercare la via giusta per far fronte al 4-3-3 dei Canarini.

E in mezzo ci sarà parecchio lavoro. Paganini è forse l'uomo migliore del Frosinone, Kuzmanovic dovrà affrontarlo sia fisicamente, sia provando a scappargli con verticalizzazioni improvvise. Il serbo sarà forse la chiave di volta, perché spesso si è proposto davanti e il Frosinone se preso in velocità in casa va in crisi, visto che è abituato a fare la partita.

Badu se la vedrà probabilmente con Gori, altro elemento che se pressato può andare in crisi.

Infine in mezzo ci si attende un Guilherme che ricalcherà la partita col Verona, centrale davanti alla difesa, ma co licenza di aprire il gioco con lanci lunghi verso le ali.

Altra chiave di volta saranno proprio Thereau e  Fernandes. Il francese deve andare in copertura sulla sinistra, proteggendo Adnan quando Ciofani agirà dalla sua parte.  Lo stesso deve fare Fernandes probabilmente su Soddimo, col portoghese chiamato a inserimenti e tiri da fuori partendo largo dalla sinistra.

Dietro il Frosinone si presenterà con Rosi, Blanchard, AjetiCrivello. Se Fernandes va a tagliare sarà Rosi a doversi accentrare. Blanchard si prenderà cura di Di Natale, sul quale può agire anche un centrocampista in aggiunta. Saranno proprio i movimenti del capitano a poter fare male a un Frosinone che ha bisogno di punti fermi davanti per non perdersi: e Totò non lo è e nel 4-3-3 può spaziare diminuendo il raggio d'azione difensivo.

I dubbi per Stellone: sotto osservazione Soddimo e Pavlovic, ma che il tecnico vorrebbe recuperare, specialmente il primo che è considerato indispensabile per dare sostanza alla fase offensiva.

L'Udinese darà molta attenzione ai calci piazzati: Di Natale ha carta bianca in questo senso, ma attenzione anche a Kuzmanovic. Sugli inserimenti è Felipe che sarà chiamato a cercare il primo gol di un difensore. Ci è già andato vicino col Verona, confermando che Danilo rimarrà più arretrato.

Se dovesse entrare Hallfreddson, sarà lui  prendersi cura dei calci d'angolo dove Thereau tende sempre ad allargarsi.

(Foto Udinese.it)

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