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Udinese, si riparte da dove si aveva finito

L'Udinese regge un tempo arroccandosi conta Roma, poi nella ripresa la squadra di Spalletti domina e vince. per i bianconeri ancora tanti dubbi e una scelta di giocare a una sola punta che farà discutere

Monica Valendino

L’Udinese riparte da dove aveva terminato, da una sconfitta. Inutili le velleità della vigilia, il divario con la Roma, specie nella ripresa, è stato determinante. Inutile anche il centrocampista in più messo da Iachini al posto di una punta che di fatto ha arretrato pericolosamente un baricentro già di per sé non proprio consolidato.

LA PARTITA Udinese molto chiusa, ritmi non alti anche a causa di un gran caldo afoso che è caldo sull’Olimpico.

Bianconeri compatti con la novità di una sola punta (Zapata) e con De Paul libero di spaziare. Dietro tre mediani e due laterali molto attenti a non scoprirsi.

La Roma si ritrova quindi spezzata in due, senza accordo tra centrocampisti e attaccanti, ben chiusi dalla ragnatela tessuta da Spider Iachini. Nella prima mezzora praticamente non si contano azioni degne di nota, la squadra di casa  fa possesso, ma non punge mentre l’Udinese continua a difendersi bene. De Paul è un leader onnipresente, Widmer punge bene, Fofona e Badu non regalano nulla, mentre dall’altra parte manca brillantezza un po’ ovunque.

Nella ripresa la Roma cresce di tono, alla fine è un pressing asfissiante che viene risolto al 60’ grazie a un rigore provocato da Danilo e realizzato da Perotti, colui che ha cambiato marcia ai giallorossi.

La squadra di Spalletti domina in lungo e in largo, l’Udinese non reagisce e questo è l’aspetto forse più preoccupante. I bianconeri cedono il fianco e alla fine si sciolgono definitivamente con altri due gol sul groppone.

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Ora i tifosi bianconeri, dopo che la loro squadra è stata eliminata anche dallo Spezia in Coppa Italia, si chiedono umilmente quante squadre saranno superiori alla loro in questa stagione.

La risposta arriverà non troppo tardi: le prime nove giornate con un calendario decisamente complicato diranno che cosa attendersi da questa annata, che comunque vada serve capire che al massimo potrà una salvezza tranquilla.Arrivarci dipenderà dai meriti propri e, come al solito, dai demeriti altrui.

Intanto si torna da Roma con zero punti. La squadra di Spalletti ha messo ancora una volta in luce le carenze (o la pochezza) dell’Udinese in certi aspetti: la fascia sinistra, le disattenzioni, una mediana muscolare ma anche indisciplinata, una atavica difficoltà ad avere personalità.

Cose già viste e discusse. Chi sperava che Iachini avesse la bacchetta magica si sbagliava. Del resto lo stesso tecnico lo ha ammesso, anche se onestamente di nuovo comunque se ne vede poco in questa Udinese, troppo poco.

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