Udinese, vittoria solo di rigore

L'Udinese vince di rigore. Non grazie a un gioco valido, non grazie ai suoi uomini cosiddetti di pura, ma grazie a un fallo che al minuto '83 il Chievo commette ingenuamente in area facendo scegliere al VAR di assegnare il tiro dagli undici metri. Che il neo entrato Teodorczyk (non De Paul...) prima sbaglia facendosi respingere il tiro da Sorrentino, per poi ribatterlo in rete.

Scacciata la paura dunque? Per nulla. Tre punti certamente importanti per la classifica in vista della prossima sfida salvezza col Bologna, ma poco altro, anzi è stato il Chievo ad aver avuto forse più occasioni per passare a segnalare che l'Udinese ancora non c'è. Si dirà che in gare come questa non è la qualità, ma la quantità a contare: sarà, ma dic erto la corsa salvezza non si ferma qui, anzi è solo una rondine che non fa primavera.

Servirà ben altro per arrivare alla quota fatidica dei 36 punti che quest'anno dovrebbero significare la permanenza in massima serie. Servirà soprattutto capire come segnare non solo grazie a rigori o invenzioni dei singoli, ma grazie  quel gioco che il tecnico difende, ma che in campo si è visto poco.

Tre punti pesanti comunque, che significano senz'altro due settimane per lavorare con tranquillità in vista della gara con i felsinei. Con la vittoria dell'Empoli sul Sassuolo la classifica non cambia molto, per cui serve ritrovare compattezza e soprattutto qualche novità perché De Paul ancora una volta non convince al apri di Fofana così come il 3-5-2 non ha prodotto molto, forse il 4-3-3 visto negli ultimi minuti potrebbe essere una soluzione. Vedremo.

Per ora bastano i tre puti, per il resto servirà tempo e soprattutto ricordarsi anche il passato dove è mancata spesso quella continuità senza la quale non si arriverà da nessuna parte.

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