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Un punto per ripartire. Ma la classifica si fa pericolosa

Un buon pareggio del l'Udinese di De Canio sul campo del Sassuolo: un tempo senza problemi, peggio dopo il pari degli emiliani dove vecchie paure sono tornate fuori. Un punto che va meglio ai bianconeri, senza dubbio. Un punto che però, vista la...

Monica Valendino

Un pari di sostanza e di sprazzi di gioco, che per l’Udinese è una manna, anche se i risultati la condannano a penare ancora parecchio per salvarsi. Per il Sassuolo forse molto meno, ma gli emiliani hanno forse sottovalutato il fatto che l’Udinese come qualità c’è sempre stata, mancava altro a questa squadra.

Un punto forse che sta anche stretto ai bianconeri, che non avevano mai subito pericoli fino al pareggio: una disattenzione, una delle tante quest’anno, che costa più cara del previsto, anche perché da lì in poi è sembrata tornare la paura ed ès tat bravo De Canio a gestirla da bordo campo.

Il Sassuolo, come detto, ha inizialmente sottovalutato la reazione dei bianconeri con l’avvento del tecnico lucano, giocando un tempo in apnea. Una Udinese, comunque diversa rispetto al recente passato, a partire dalla fiducia nei propri mezzi. Una squadra logica in campo, senza fronzoli, ma sempre alla ricerca di una fase offensiva che sappia fare male.

Meno votata al difendersi prima di tutto, come con Colantuono, più alla ricerca del fraseggio vincente.

Alla fine è venuto fuori un punto ciascuno, che come detto soddisfa forse più i bianconeri, che non  sono di certo fuori dalla zona calda (anzi, ci sono dentro in pieno), ma che ora hanno ripreso a marciare almeno, anche se dopo la rete del pari sembravano tornate fuori ataviche paure.

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I punti salvezza, quali veri, devono arrivare con Chievo, Torino e Carpi in casa, nove punti in palio che se l’Udinese farà, le consentiranno di salvarsi forse senza problemi.

Intanto l’ottimismo non può bastare, serve anche portare qualche vittoria: in cinque giorni De Canio ha già fatto parecchio, ora la sosta potrebbe aiutare. Ma il calendario non aiuta, serve fare presto. Per il Sassuolo forse la considerazione che deve crescere ancora come mentalità, perché arrivato sul più bello sembra soffrire della sindrome della provinciale, dove invece di fare il salto di qualità si pensa ad altro.

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