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Una lotta a chi sgarfa di più

Ma prima ancora di capire come finira’ questo pomeriggio al “Ferraris”, la cosa certa e’ che l’Udinese proseguira’ sull’onda lunga di quanto fatto vedere nel corso di queste ultime settimane: dedizione, grinta, gioco, divertimento...

Sergio Salvaro

Giornata di campionato che precede la pausa per gli impegni delle nazionali, e banco di prova davvero interessante per un’Udinese che mister Gigi Delneri ha saputo far resuscitare nel breve volgere di un mese. La partita in programma questo pomeriggio –inizio alle ore 15- allo stadio “Ferraris” di Genova, vedra’ le zebrette ospiti di un Genoa finora pressoche’ infallibile tra le mura amiche, e peraltro voglioso di far dimenticare ai propri sostenitori il brutto stop patito la settimana scorsa in quel di Bergamo.

Genoa-Udinese e’ sfida tra due squadre divise per ora da due soli punti in classifica –anche se va considerato che il team ligure deve recuperare due terzi di match sospeso per pioggia contro la Fiorentina- ma e’ soprattutto il confronto in panchina tra il rampante Ivan Juric e l’esperto Gigi Delneri. Inutile ribadire come si tratti di due tecnici che fanno del calcio votato all’attacco una caratteristica che li accomuna. Il giovane allenatore spalatino al termine della scorsa stagione era stato addirittura contattato dalla societa’ bianconera in vista della sostituzione di De Canio, ma non se ne fece nulla proprio perche’ Juric, terminata trionfalmente la sua esperienza a Crotone con la storica prima promozione in serie A dei “pitagorici”, sentendosi ancora profondamente legato all’ambiente genoano (ha infatti vestito la casacca rossoblu) e al presidente Preziosi, aveva gia’ deciso di accettare l’incarico di tecnico dei Grifoni che da tempo gli era stato offerto. Juric in queste settimane ha dimostrato che le belle cose fatte vedere in Calabria non costituivano il classico fuoco di paglia e che la sua idea di calcio ben si adatta a quel desiderio di voltare pagina manifestato da un club e soprattutto da una tifoseria che consideravano l’era gasperiniana al crepuscolo, perlomeno sotto la Lanterna.

Per cui Juric sin qui promosso, in special modo per quanto il Genoa ha saputo sciorinare nel corso delle partite interne, con menzione speciale per il match che i grifoni hanno fatto loro contro il Milan. Per contro, non crediamo che i liguri ritengano la sfida da disputare contro l’Udinese meno difficile di quelle che per esempio hanno visto Pavoletti e compagni impegnati contro Milan o Napoli. L’Udinese in classifica sta dietro rispetto al Genoa, l’Udinese e’ squadra che ancor oggi ha molto da migliorare per quanto attiene la fase difensiva. Ma non e’ piu’ il complesso spaesato di un mese fa, del quale gli avversari, appena passati avanti nel punteggio, potevano disporre a proprio piacimento. Sperando in una retroguardia friulana piu’ ermetica col passare delle settimane (fatto che dipende strettamente  da meccanismi che sono il frutto di un’organizzazione di gioco collettiva, senza necessariamente andare a prendere di mira i singoli componenti del pacchetto arretrato che, saggiamente, il tecnico di Aquileia sta facendo ruotare), il merito principale di Delneri sta in un paziente lavoro di ricostruzione per quel che concerne un certo tipo di mentalita’ nei giocatori dell’Udinese, aspetto che dopo il problematico inizio di stagione,  e sulla scorta di quanto accaduto nelle ultime stagioni, pareva irrimediabilmente perduto.

La soddisfazione nel seguire le attuali gesta dell’Udinese sta appunto in questo: nonostante il Genoa, la sua redditizia disposizione tattica, il suo ruolino di marcia interno, e malgrado le assenze alle quali i bianconeri dovranno far fronte –Jankto portabandiera della nuova linea verde dei friulani, ed abile sui tiri da fermo, e Hallfredsson, forse non un idolo degli esteti del calcio, ma uno che in mezzo, nei momenti che contano, fa la cosa semplice ma soprattutto giusta – oggi l’Udinese sara’ a Marassi per giocarsela, e perche’ no, per conseguire quella vittoria esterna che a Genova contro i grifoni manca dal gennaio 2011. Il clima all’interno dello spogliatoio bianconero e’ sereno, lo dicono a parole i protagonisti, lo dice il campo con il gioco ed i risultati che Delneri ed i suoi ragazzi sono riusciti a conquistare dall’avvento del tecnico sulla panchina bianconera. Un risultato positivo sarebbe importante per trascorrere due settimane col morale alto in vista di un altro severo impegno, alla ripresa, in casa contro il Napoli.

Ma prima ancora di capire come finira’ questo pomeriggio al “Ferraris”, la cosa certa e’ che l’Udinese proseguira’ sull’onda lunga di quanto fatto vedere nel corso di queste ultime settimane: dedizione, grinta, gioco, divertimento per chi gioca e per chi guarda. Non dimenticando mai che di fronte c’e’ il Grifone. Grifone contro zebrette, o per dirla alla maniera di Delneri in conferenza stampa, contro i “dindiȃs” i tacchini, pronti a tirar su e portar via da Genova il massimo possibile. Al di la’ delle battute e dei riferimenti zoologici, la lotta, sportivamente parlando, e’ gia’ iniziata: sara’ davvero una lotta a chi “sgarfa” di piu’. 

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