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Zapata a Udine per conquistarsi una maglia da campione

L’affare è fatto: anticipato da giorni, a volte noioso come una telenovela brasiliana, alla fine tutto è andato a posto. Sia chiaro, mancano le firme e il solito scarno annuncio sui siti ufficiali di Napoli e Udinese, ma oramai nemmeno il...

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L'affare è fatto: anticipato da giorni, a volte noioso come una telenovela brasiliana, alla fine tutto è andato a posto. Sia chiaro, mancano le firme e il solito scarno annuncio sui siti ufficiali di Napoli e Udinese, ma oramai nemmeno il Mago Otelma si azzarderebbe a fare previsioni contrarie. Tutto è stato definito, lo slittamento delle firme a lunedì è spiegato solo perché l'agente di Zapata sarà a Udine domenica per limare le ultime virgole. Si sa del resto che un contratto calcistico ha una forma più complicata di un trattato di pace in Medioriente.

Dunque ricapitolando: Allan va al Napoli, in bocca al lupo! Al Watford finisce Britos e a Udine, oltre a 12 milioni, arriva quel Duvan Zapata, da sempre primo obiettivo per l'attacco.

Trascurando i dettagli sul prestito, il colombiano da lunedì dovrebbe scendere in campo per allenarsi con i nuovi compagni e, chissà, magari giocare qualche scampolo di partita contro il Panathinaikos mercoledì in amichevole. Ma non andiamo troppo in la con la fantasia.

Anche perché il buon Duvan arriva in  Friuli consapevole che deve conquistarsi il posto fisso: è una delle questioni che gli faceva preferire il Sassuolo, che per sostituire Zaza gli ha fatto una corte spietata offrendogli proprio quella maglia da titolare che a Udine è tutta da sudare. In Friuli c'è il solito, eterno, Totò che quest'anno verrà gestito part time, ma pur sempre con un occhio di riguardo. Poi c'è Thereau che per caratteristiche è tranquillo, visto che il suo ruolo è da seconda punta. Infine Stipe Perica, giovane talento che se raddrizzasse la mira potrebbe essere devastante per velocità e potenza. Senza scordare Aguirre, per ora ultimo nelle gerarchie.

Insomma Duvan arriva in punta di piedi: se la giocherà con Totò e il francese soprattutto, ma se la deve giocare.

Pe caratteristiche la parola migliore per descriverlo è, comunque, duttilità.  Nasce calcisticamente come centrocampista avanzato nelle Divisiones Inferiores dell'America de Cali. Zapata esordisce in Liga Postobon a 18 anni nel  2009. La critica si innamora subito di questo ragazzo agile ma potente, viene definito il nuovo  Faustino Asprilla, ma lasciamo perdere i paragoni che da queste parti lasciano il tempo che trovano.

Zapata è il classico centravanti duttile e molto sviluppato sia fisicamente che mentalmente e negli anni è stato impiegato in diversi modi dai vari tecnici che lo hanno allenato. Centravanti unico, ma anche attaccante che fa 'sponda' per i compagni, oppure in un attacco a due con una seconda punta veloce che gli gira attorno.

Un suo grande estimatore è Hernan Dario Gomez, ex CT della Colombia: "Duvàn è uno dei talenti colombiani del futuro e di lui si sentirà parlare per molto tempo". A Udine ha la possibilità di consacrarsi, ben sapendo che fra due anni il Napoli lo riporterà a casa: se da titolare o da comprimario sta a lui dirlo.

Sistemato, l'attacco ora si guarda altrove: la squadra ha una rosa numerosa, non ci si attenda colpi particolari. In mezzo la società vuole vagliare a fondo quello che ha in casa, con Kone,Fernandes, Guilherme, Verre, Hallberg, Evangelista e Pinzi che si giocano tre posti. Se soprattutto il giovane talento ex Perugia, il greco, Bruno e Guilherme fanno vedere che sono pronti, allora innesti non ne servono.

Anche in difesa con il ritorno di Piris le soluzioni non mancano a Colantuono. Anzi si continua a parlare di cessioni, con Heurtaux al centro di alcune ipotesi.

In porta, poi, c'è abbondanza assoluta: a tal proposito registriamo che l'onnipresente Claudio Vagheggi non è propenso a vedere il suo assistito, Simone Scuffet, in Serie B con Lanciano o Como. meglio altre soluzioni più competitive: però attenzione, perché c'è il rischio che non accettando subito le offerte, si stia fermi. E un altro anno da vice sarebbe deleterio. A Udine dovrebbero rimanere oltre a Karnezis, Meret e Romo, il quale si sta mettendo in mostra proprio in questo periodo. (Foto Getty Images)

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