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Zico: “Oggi credo che la preferenza sia nella tattica di gioco più che nel giocatore”

Il Flamengo, proprietaria del mio cartellino, voleva solo una cifra e non c’è stato nulla da fare. Io sono stato a Roma a pranzo a casa di Viola e mi volevano prendere. Ma in quel periodo il Flamengo non voleva nemmeno parlare del mio addio al...

Redazione

Ci fu un momento in cui Zico fu vicinissimo alla Roma. Lo ha raccontato lui stesso a Radio Radio tempo fa e riportato dai colleghi di Frzaroma.info.

Come è cambiato il calcio dagli anni 80? “Oggi credo che la preferenza sia nella tattica di gioco più che nel giocatore. Forse tempo fa, chi aveva i grandi giocatori costruiva la tattica intorno a loro. Ora c’è solo la tattica e si inseriscono i giocatori al loro intorno. Vedo grandi squadre e allenatori di alto livello. In giro per il mondo ci sono grandi tecnici: in Italia, in Brasile o in Inghilterra. Il problema sono gli allenatori giovani che devono privilegiare i giocatori e non la tattica. Questo è un problema anche in Brasile perchè tante volte hai tanti giocatori giovani di qualità e talento ma la preferenza ricade sempre su quelli alti, forti, che fanno fallo e si mettono bene all’interno della tattica del tecnico. Non si promuovono i talenti. E questo in Brasile è un problema. Credo che oggi quando scegli un giocatori non lo fai per il talento ma per l’altezza”.

Prima dell’acquisto di Falcao la Roma era stata vicina a Zico. E’ vero? “Si è vero. Il Flamengo, proprietaria del mio cartellino, voleva solo una cifra e non c’è stato nulla da fare. Io sono stato a Roma a pranzo a casa di Viola e mi volevano prendere. Ma in quel periodo il Flamengo non voleva nemmeno parlare del mio addio al club. Anche dopo che io avevo firmato con l’Udinese, Falcao mi chiamò per vedere se c’era la possibilità di prendermi, ma io avevo già firmato con una squadra italiana che lui credeva fosse la Juventus. A quel punto lui ha preferito seguire Cerezo a Roma”.

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