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Corsport: Guidolin & C., la panchina è un incrocio

Lui ha fatto bene in entrambi i club. Estasi e tormento per Sonetti, Scoglio, Zac...

Redazione

Sul Corriere dello Sport/Stadio spazio agli incroci che in passato hanno fatto la storia in panchina per Udinese e Bologna.

All'Udinese Francesco Guidolin non c'è più dalla scorsa estate: troppo legato allo stress - che vive in maniera straordinariamente intensa - della panchina per resistere ulteriormente nel ruolo di direttore tecnico, di rilievo sì ma un po' troppo fuori dalla mischia per un uomo di campo. (...) Meno, verosimilmente, saranno quelli invece il cui ricordo tornerà agli allenatori che Bologna e Udinese si sono passati nei momenti di magra. Nedo Sonetti, ad esempio: aveva riportato in A l'Udinese nel 1989, ma nel 1991-92 subentrò in B al Maifredi bis a Bologna e chiuse tredicesimo. L'anno prima del suo arrivo in rossoblù, in panchina rimase per qualche mese Franco Scoglio, si fece notare perché era Scoglio, più che per il calcio, e durò ben poco. Lasciata Bologna, la stagione seguente andò a Udine: altro esonero. Ma in C quella del Bologna fu anche, nel 1993, la prima vera grande panchina di Alberto Zaccheroni.

Prima di lui, bene a Bologna (settimo nel 1979-80) e altrettanto a Udine un anno più tardi fece Marino Perani, ma il più antico dei doppi ex è Gipo Viani, al comando dei rossoblù dal 1952 al 1956 e di nuovo da subentrato nel 1967-68, prima di trasferirsi a Udine nell'estate 1968 con il ruolo di direttore tecnico, quello stesso che sino all'estate passata ha ricoperto appunto Francesco Guidolin, peraltro trevigiano com'era Viani.

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