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Corsport: Lampi di Bernardeschi La Fiorentina vede la luce

La Fiorentina non poteva sbagliare e stavolta non ha sbagliato. Tre gol all’Udinese e altre buone notizie sparse in una serata lieta per i viola

Redazione

L'analisi del Corsport sulla sconfitta dell'Udinese

La Fiorentina non poteva sbagliare e stavolta non ha sbagliato. Tre gol all’Udinese e altre buone notizie sparse in una serata lieta per i viola: l’aggancio al Milan (che giocherà domani sera), il ritorno al gol di Borja Valero dopo un anno, la rete scacciacrisi di Babacar, la conferma dei colpi da fenomeno di Bernardeschi, la porta immacolata dopo tre partite con 8 gol incassati, il ritorno di Kalinic dall’infortunio e il debutto di Saponara. Da ieri sera, Sousa può pensare con più serenità alla trasferta di Coppa in Germania. L’Udinese, invece, ha tenuto bene fino all’uno a zero, poi si è persa, soprattutto in difesa, giocando con poco entusiasmo. 

 

IL RILANCIO. Pesavano i 4 gol di Roma, pesavano e frenavano la Fiorentina che ha cominciato a giocare portandosi dietro questa zavorra. Lenta, scontata, indecisa, più che le gambe era la testa offuscata dai cattivi pensieri. Non che l’Udinese facesse tanto di più, però. Avrebbe dovuto approfittare dell’evidente disagio psicologico dei suoi avversari, invece si è limitata al controllo, alla divisione del gioco: una timida azione di qua, un’altra ancora più timida di là. Sousa aveva cambiato solo i due terzini rispetto a Roma, Milic per Maxi Olivera, Tomovic al posto dello squalificato Sanchez e il serbo, uno dei più criticati di questo pezzo di stagione, non si è mai perso Thereau. C’era anche un cambio di posizione, Borja Valero accanto a Badelj e Vecino esterno sinistro quando la palla era dei friulani. 

 

LA LIBERTA’ DI BADELJ. Per effetto del suo schieramento (Halfredsson stazionava davanti alla difesa e solo dopo un tempo eccessivo ha fatto qualche passo in avanti), l’Udinese concedeva molto spazio a Badelj, ma la Fiorentina non sapeva come sfruttarlo. Quando però la squadra di Del Neri si muoveva con la palla, sembrava un pochino, ma solo un pochino, più sciolta dei viola. Prima del gol di Borja Valero, è stata dell’Udinese l’azione più bella, con uno scambio Fofana-Widmer finito però con una conclusione sbilenca. La Fiorentina cercava gli interni con i passaggi rasoterra di Gonzalo e le ali (Chiesa soprattutto), con i lanci di Vecino e Borja Valero, ma per 40' non ha mai inciso. 

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