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Corsport: Thereau-Zapata fa rima con Benassi-Ljajic

Gara emozionante: il Toro spinge, l’Udinese resiste e replica. Belotti resta a secco

Redazione

L'analisi del Corriere dello Sport a Udinese-Torino.

Potevano vincere entrambe. Alla fine va bene così. Il risultato non fa una grinza. Le due squadre si sono equivalse in tutto, anche come numero di errori e hanno dato vita ad una gara intensa, veloce, divertente. Avrebbe potuto anche finire 3-3 o 4-4. Soprattutto l’Udinese avrebbe potuto anche vincere con quel tiro in corsa di Zapata a 10” dalla conclusione, ma il pallone ha fatto la barba al palo. Il Toro ha dimostrato di essere vivo, di aver fatto tesoro della sconfitta con l’Inter, l’Udinese invece prosegue lungo il percorso tracciato da Delneri e la qualità del suo gioco, almeno nella ripresa, lo sta a testimoniare. Con il tecnico di Aquileia la squadra friulana è più propositiva, trova sistematicamente il gol e nelle ultime quattro gare è andata nove volte a bersaglio subendo sei reti. Ma anche il Toro è prolifico, non segnava 22 reti dopo undici giornate dalla stagione 1949-50. E se ieri Belotti, pur bravo, è rimasto all’asciutto, ci ha pensato Ljajic, il migliore in campo con Zapata, a rimettere in gioco i granata che dopo l’iniziale 1-0, si sono trovati a inseguire. Soprattutto il Toro ha ritrovato quello spirito che piace al suo nocchiero e Mihajlovic nel dopo gara lo ha evidenziato a chiare note.  

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