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Gazzetta: Delneri torna a casa Sarà un’Udinese a chilometro zero

Oggi la presentazione dell’allenatore, friulano doc. Firma un contratto di un anno con opzione sul secondo

Redazione

Ampio spazio anche sulla Gazzetta all'arrivo di Delneri

Da un Gigi all’altro. Lo scorso marzo Gino Pozzo chiamò al capezzale dell’Udinese malata Gigi De Canio al posto di Stefano Colantuono. Stavolta, dopo appena sette giornate, tocca a Gigi Delneri prendere il posto di Beppe Iachini. L’allenatore friulano è da ieri pomeriggio il nuovo tecnico bianconero. Presentazione alle 12 nella sala stampa dello stadio Friuli e nel pomeriggio primo allenamento con un gruppo ampiamente incompleto vista l’assenza di nove nazionali.

Tattica Delneri è un «assiduo praticante» del 4-4-2. Nel suo Chievo dei miracoli gli uomini chiave erano gli esterni: partiva con Luciano (allora si chiamava Eriberto) e Manfredini, li sostituiva con Binotto e Franceschini (poi arrivò Semioli) quando i titolari erano spremuti. A Bergamo fece disputare una delle migliori stagioni della sua carriera a Ferreira Pinto; dall’altra parte c’erano Langella o Ariatti. La sua Samp arrivò in Champions grazie ai gol di Pazzini e alle magie di Cassano ma anche all’incessante movimento sulle fasce di Semioli e Mannini, ai quali dava il cambio Guberti, uno per il quale Gigi stravedeva. Nell’Udinese di oggi, giocatori con queste caratteristiche non ci sono. L’unico adattabile è De Paul schierato trequartista da Iachini, ma che al Valencia faceva l’esterno di centrocampo. Optare per il 4-2-3-1 come fece inizialmente a Verona? Un’ipotesi da tenere in considerazione, più facile immaginare Gigi chiedere qualche esterno per il mercato di gennaio. Chi con lui dovrebbe essere rilanciato è Fofana. Dopo le prime due gare di campionato, interpellato da un giornale locale, Delneri dichiarò: «Ha struttura, forza fisica, è bravo in fase di appoggio ed è un giocatore d’impatto. Per gli altri, come Peñaranda, serve un po’ più di tempo, perché magari sono meno impattanti. Su Kums, invece, rimando il giudizio perché non lo conosco». Il belga sarà il suo Corini, Fofana il suo Perrotta, Ma gli esterni? La piazza, intanto, lo ha già accolto bene. Avere un allenatore «a chilometro zero», ovvero friulano, alla guida dell’Udinese ha già rivitalizzato l’ambiente. Ma non basterà. Delneri, nel momento in cui dovrà fare scelte forti, escludendo chi non sta dimostrando di voler rimanere a Udine, dovrà essere supportato dalla società. E, vista la classifica, dovrà fare risultati presto.

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