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Gazzetta: L’ultimo assalto premia l’Udinese

La grande organizzazione di Iachini chiude gli spazi e sfrutta i contropiede

Redazione

Ampio spazio sulla Gazzetta per la vittoria dell'Udinese sul Milan.

Una di quelle partite da 0-0 tutta la vita, ma vince l’Udinese. E al Milan non resta che arrabbiarsi con se stesso. Per aver sprecato tempo al ritmo più prevedibile che si potesse immaginare, per aver dato ancora una volta un’immagine depressa, per non essere mai riuscito a comandare. Vietato quindi sorprendersi se quando tutti sono pronti per il tè freddo — visti i gradi che obbligano al timeout — arriva il bel gol di Perica, quando è tardi per recuperare. Gol fortunato quanto si vuole, ma non casuale: perché l’Udinese non s’è mai arresa, non ha eretto barricate, non ha distrutto. Ha fatto quello che doveva, con bella organizzazione. Non si può dire lo stesso del Milan, alla seconda sconfitta di fila: comprensibile quella con il Napoli, molto meno questa. Montella non convince quando si protegge con un «si sapeva che questa era una partita molto difficile». Quando arriva la Juve allora che succede?

(...) RITMO ESASPERANTE Il primo problema è quello della «velocità». Andamento lento, ripartenze mai in gruppo: un paio di volte Bonaventura è troppo veloce per essere seguito dai compagni e deve rallentare, permettendo all’Udinese di sistemarsi. Iachini ha fatto un gran lavoro, confermando la difesa a quattro vista con l’Empoli, piazzando Badu e Hallfredsson a ringhiare in mezzo a protezione di Kums, e tenendo coraggiosamente De Paul quasi in linea con Thereau e Zapata. Il 4-3-1-2 è vero, non sulla carta, e con la mobilità dello spagnolo, mai schiacciato dietro, le ripartenze sono facili. Soprattutto contro chi non sa cambiare ritmo.

(...) UDINESE ORGANIZZATA Così per l’Udinese il compito si semplifica. C’è una leggera sofferenza nella seconda parte del primo tempo, quando De Paul si nasconde dopo una grande partenza, e quando Thereau non asseconda la velocità in ripartenza di Zapata. Poi il Milan quasi scompare, soprattutto perché Sosa cala vistosamente, e per la difesa registrata da Danilo non ci sono problemi. Qui Montella non è reattivo: Lapadula doveva entrare prima per dare un senso a un finale d’attacco. L’ingresso al 41’ s.t. sa di disperazione. Neanche il tempo di aggiustare il 4-3-3 in 4-4-2 e Badu s’inventa l’assist per Perica-gol. Devia Abate, ma il croato è uno da tener d’occhio. Secondo successo di fila, primo in trasferta dopo 11 turni, seconda partita senza subire gol dopo 16 nelle quali l’Udinese era sempre stata trafitta: dopo l’Empoli, il Milan. E ora per Montella la Samp, l’«ex» che ieri s’è arresa solo a Totti: sarà difficilissima?

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