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Gazzetta: Mchedlidze sale in cielo Empoli lontano dall’inferno

Un gol di testa del georgiano stende l’Udinese: toscani a +11 sulla terzultima

Redazione

L'analisi della Gazzetta sulla sconfitta bianconera.

L’Empoli non sta bene. Sta benissimo. E la sua festa continua. Niente caviale, bastano pane e salame. In fondo a un match intriso di agonismo e tattica, spunta all’improvviso la testa vincente di Mchedlidze, ancora lui, e la squadra di Martusciello viene a capo della solita Udinese spuntata, dettando un eloquente telegramma agli ormai ex diretti concorrenti per la salvezza: «Siamo a più 11 dal terzultimo posto», con il costo ovviamente a carico dei destinatari. E così, con 3 vittorie interne di fila, i toscani spingono più in là la striscia positiva anche nel 2017 e chiudono a doppia mandata la porta in faccia a Crotone, Palermo e Pescara, lasciando stavolta tutti i rimpianti ai friulani, alla terza sconfitta di fila dopo i k.o. in casa con Inter e Roma. 

DECISIVO Le gesta del centravanti condensano gli sforzi e la rinascita di un gruppo. Come la tramontana che spazza il Castellani, il georgiano al 4° acuto nelle ultime 5 presenze in A è il vento che l’Udinese non può contenere. Basta uno spiovente di Veseli e Mchedlidze, in torsione, salta più in alto di Faraoni e spedisce il pallone sul palo più lontano: sono 3 punti d’oro che premiano le fatiche della squadra e le consentono d’ora in poi di gestire il campionato senza patemi. In quella che per 12 anni è stata la gara di Totò Di Natale, doppio ex e motivo di maggior interesse della sfida, la copertina cambia padrone e il verdetto esalta un comandamento noto fin dalla notte dei tempi: chi tira in porta, può vincere. Chi non lo fa, come Zapata, Thereau e Perica, non può sperare nel miracolo. Ecco perché l’astinenza degli attaccanti friulani è la disperazione di Delneri.

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