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Gazzetta: Pordenone show nato in azzurro. «Che spinta da Sacchi e Conte»

Il tecnico del Pordenone Miracolo, Tedino: «Il confronto con loro e Viscidi ha dato forza alle mie idee»

Redazione

Ampio spazio anche sulla Gazzetta dello Sport al 'miracolo Pordenone'.

C’è sempre un, o meglio «il», perché. Quello del Pordenone umile e sfrontato – unica squadra professionistica d’Italia ad aver vinto tutte le partite, 7, nel 2016, dopo la retrocessione di giugno e il ripescaggio – esce dal cilindro maniacale del suo allenatore: «Vengo dalla gavetta, non ho paura di crescere e assieme allo staff cerco di trasmetterlo ai miei giocatori». Sta lassù (secondo nel girone A dietro il Cittadella), ma Bruno Tedino non soffre le vertigini, anzi. «Credo nel lavoro, nel sacrificio e nell’organizzazione. Sono umile e ambizioso, non mi accontento mai: dobbiamo migliorare nella gestione della palla nei momenti importanti e nelle ripartenze. Ora tutti ci attendono al varco, la forza mentale dev’essere la nostra qualità indistruttibile».

(...) Tante esperienze, un’unica strada: «Grazie alla mia famiglia (sua moglie Sabrina e i suoi figli Nicole e Giovanni, ndr) che mi consente di stare fuori di casa». All’orizzonte la Serie B: «Mancano tante giornate (11), ma non ci nascondiamo. La mia ambizione personale è salire sempre più». Verso il sogno chiamato Serie A.

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