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Gazzetta: Quando Martusciello imparava da Delneri

L'Incrocio tra i due tecnici, il maestro Delneri e l'allievo

Redazione

L'analisi della Gazzetta su Empoli e Udinese e i loro tecnici.

Giovanni Martusciello è stato, anche se solo per qualche settimana, allievo di Delneri. Era la prima stagione del dopo Spalletti: il tecnico arrivava dalla Ternana e a Empoli durò fino a Ferragosto, ma si capì che avrebbe fatto grandi cose. Lo ricorda anche Giovanni Martusciello, che oggi lo affronta per la prima volta a Empoli: «L’ho avuto poco sul campo, perché ero infortunato e rientrai poco prima che andasse via. L’ho affrontato negli anni, ci ho parlato spesso. È un allenatore che ha portato innovazione nel calcio, i suoi principi sono stati imitati per un lungo periodo. Il suo Chievo era una macchina perfetta». Con l’Udinese, i toscani cercano continuità: «Ha un sistema di gioco completamente differente dalla Sampdoria. Dovremo avere un grande impatto sulla partita. Dal punto di vista della fisicità è una delle più attrezzate». Empoli senza Diousse: «Non cambierà il nostro atteggiamento. Buchel si allena da 20 giorni in questa posizione, ho fatto una scelta in questo senso per migliorare le sue reazioni. Jose Mauri può fare anche quello, ma è cresciuto anche come interno». 

QUI UDINESE Delneri, invece, chiede ai suoi di essere ambiziosi: «Proviamo ad andare a prendere qualche squadra che ci sta davanti», dice il tecnico. Per farlo, bisogna ricominciare a fare punti dopo i due passi falsi casalinghi con Inter e Roma. «Le due prestazioni sono state positive – spiega Delneri –, se poi un avversario con più qualità gioca altrettanto bene è facile perdere. L’Empoli è una squadra che si è ripresa, ha una sua precisa fisionomia, ma l’Udinese questa partita può andare a giocarsela alla pari. Come sta Zapata? Bene, ma non dategli dell’ingenuo per come è caduto in area con la Roma. Quello era calcio di rigore. Punto».

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