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Gazzetta: Udinese a picco e ritorna la paura

Manita dei granata al Friuli contro l'Udinese: 12° gol del centravanti e doppietta del venezuelano. Bianconeri, salvezza ancora da conquistare

Redazione

La Gazzetta dello Sport sottolinea la grande prestazione del Toro che ha umiliato l'Udinese.

I tifosi della curva cantano per minuti dopo che lo scempio si è compiuto. Cantano voltando le spalle al campo come a dire che loro non c’entrano con quello spettacolo sconcertante. Prima della partita, avevano srotolato un lungo striscione ricordando la tragedia del terremoto di 40 anni fa: «Tremò la terra che distrusse le case, a morire quel giorno furono in tanti, ma siamo friulani e andammo avanti». L’Udinese li ha traditi proprio nel giorno del dolore e della memoria. Eventi lontanissimi uno dall’altro, ovvio, però la squadra non ha mostrato tracce di orgoglio o di personalità. Niente di niente. E ha riscoperto la paura, col Palermo che, vincendo, potrebbe arrivare a tre punti. «Troppo brutta per essere vera», taglia corto Gigi De Canio, che fatica a nascondere la delusione. Ma come, hai la possibilità di chiudere il discorso salvezza contro il Toro già sazio e appagato e invece sbagli completamente la partita? «Se Matos non avesse sbagliato quel gol...», azzarda il tecnico, ma è il primo a non crederci. L’alibi non regge. L’Udinese, semplicemente, non è scesa in campo. Pensava che fosse tutto facile: approccio sbagliato. Ha lasciato giocare una squadra che, invece, ha nel Dna la capacità di aspettare e colpire in contropiede: tattica sbagliata. Due moduli allo specchio, ma il 3-5-2 dell’Udinese è diventato un atto di resa dopo pochi minuti.

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