udinese

Gazzetta: Udinese a secco ma è il futuro che preoccupa

La crisi è riaperta. Ufficialmente. Sembrava che la confortante vittoria interna col Milan potesse aprire scenari diversi sul resto della stagione dell’Udinese. E, invece, con le due sconfitte di fila a Firenze e in casa col Sassuolo, la...

Redazione

Anche sulla Gazzetta ampio spazio alla crisi bianconera.

MAL DI GOL Cosa c’è che non va, direbbe Vasco Rossi. L’Udinese segna poco e pochissimo con i suoi attaccanti. I nove gol (otto nel girone d’andata e fino a dicembre) di Cyril Thereau hanno in parte mascherato il problema di fondo. Totò Di Natale non è stato degnamente sostituito. Duvan Zapata, che a giugno verrà restituito al Napoli con tanti saluti, non ha convinto. A digiuno nel 2017, non ha incantato neppure nel 2016. Buoni movimenti, qualche scatto, ma il panteron non la butta dentro dall’11 dicembre. E i tanti errori hanno ormai spazientito il pubblico. Perica, unica vera punta di rincalzo presente in organico, in 20 minuti non può sempre essere il deus ex machina come fu in casa con l’Empoli e a San Siro col Milan (decisivo), ma anche a Reggio Emilia col Sassuolo dove, pur non andando in gol, lasciò il segno. Nel girone di ritorno l’Udinese ha timbrato tre volte (Thereau, De Paul e Fofana che i gol li inventa), ha fatto quattro punti, perso quattro partite su sei, beccando otto reti. Numeri impietosi. Che costringono Delneri a riflettere. E a pensare di cambiare. Domenica a Roma con la Lazio dovrà farlo; De Paul e Hallfredsson sono squalificati. 

FUTURO Ma quel che ci si chiede è il futuro dell’Udinese, fuori dall’Europa dal 2013, senza più uno zoccolo duro italiano, senza la spinta emozionale di Gianpaolo Pozzo. L’effetto stadio è già svanito. Il nome nuovo per l’attacco è l’ottimo attaccante del Carpi Kevin Lasagna, 10 gol in B. Non basta per scaldare l’ambiente. Forse basterebbe annunciare la conferma di Delneri per far capire che nell’Udinese si crede davvero.

tutte le notizie di

Potresti esserti perso