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Gazzetta: Udinese, senti Delneri «Qui per aprire un ciclo Con la Juve? È facile…»

La presentazione di Delneri all'Udinese analizzata dalla Rosea.

Redazione

Spazio anche sulla Gazzetta alla presentazione di Delneri.

Essere profeti in patria è complicato, ma Gigi Delneri ci vuole provare con tutte le sue forze. «Io sono un friulano – le sue prime parole da allenatore dell’Udinese al posto dell’esonerato Iachini – il nostro è un popolo di lavoratori. Nessuno mi potrà rinfacciare che non lavoro. Ho la mentalità friulana; ho assorbito questo dalla mia terra. È forse proprio questo modo di essere che mi ha permesso di fare il giocatore prima e l’allenatore poi. Darò tutto e la gente lo sa: può metterci la mano sul fuoco senza il rischio di bruciarsi».

Ambiente Sabato scorso contro la Lazio la parte più calda della tifoseria se n’è andata a metà del secondo tempo. Una protesta forte e al tempo stesso civile. «Noi dovremo fare in modo che alla fine di ogni gara i tifosi ci chiedano di andare sotto la curva. L’accusa peggiore che un calciatore può ricevere è quella di uscire dal campo con la maglietta non sudata. Questo, sotto la mia gestione, non dovrà mai accadere». Poi aggiunge: «Il tifoso friulano è anche intelligente, non solo emotivo. Vuole una squadra che abbia una mentalità positiva, che ti porti a rischiare qualcosa di più, che abbia le soluzioni per andare a fare gol, perché è quello il sale del gioco del calcio. Fare gol».

Esordio Tra dieci giorni il suo battesimo sulla panchina dell’Udinese avverrà a Torino contro la Juve. «Sulla carta è la partita più facile», dice. Brusio in sala. Poi si spiega. «A Torino hai poco da perdere, è chiaro che la partita la faranno loro. Quando e se la Juventus ci permetterà di superare la metà campo, però, dovremo farlo con coraggio». Parla di gruppo, ma anche di singoli: «Un giovane che mi piace è Fofana. Con Iachini non giocava? Evidentemente non era pronto. Mi intriga Peñaranda, ma anche De Paul e Balic possono dire la loro». Le individualità ci sono, bisogna metterle al posto giusto e farle diventare squadra. Delneri vuole riuscirci per diventare profeta in patria.

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