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Il Gazzettino, Pozzo: Non siamo carnefici!

Apertura de Il Gazzettino sulle parole di Paròn Pozzo. «Sembriamo continuamente dei carnefici, ma non è così. Non siamo crudeli». Finalmente Pozzo, anche un po’ a gamba tesa, interviene sul caso-Pinzi ma più in generale sull’immagine...

Monica Valendino

Apertura de Il Gazzettino sulle parole di Paròn Pozzo.

«Sembriamo continuamente dei carnefici, ma non è così. Non siamo crudeli». Finalmente Pozzo, anche un po’ a gamba tesa, interviene sul caso-Pinzi ma più in generale sull'immagine di un club attaccato, a momenti anche assediato per alcune scelte capitate - e qui è sfortuna mista a tempismo beffardo - tutte nello stesso momento. Parla a margine della presentazione del nuovo sponsor, il patròn dell'Udinese. Si toglie gli occhiali regalati e parte in tackle. «L’addio di Giampiero Pinzi - dice - non dipende da noi. Aveva un contratto sino a fine stagione e io credo che l'Udinese l'abbia addirittura premiato. Ha fatto una scelta economica. Chiedete ad Alessandro Calori - prosegue -, che quando se ne andò da Udine fece ancora una grande carriera. Chiedetegli se si veda riconoscente nei confronti dei colori bianconeri o no. Vi dirà che l'Udinese con lui è sempre stata corretta».

Tra una lente e l’altra spunta Manuel Iturra, centrocampista non in perfetta salute. È lui ad avere attualmente le chiavi del gioco dell'Udinese. «Mi sto calando nel campionato italiano - dichiara il cileno -, che è molto competitivo. Non immaginavo di giocare da subito: significa che tecnico e compagni hanno fiducia in me. Un supplemento di responsabilità? Sono abituato ad avercela, mi piace e non mi spaventa. Sono venuto qui in Italia per mettermi in gioco, voglio fare bene per l'Udinese».

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