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Messaggero Veneto: Capitan urlo

Rovesciata di Danilo Vittoria in extremis

Redazione

Apertura del Messaggero Veneto con l'analisi della vittoria dell'Udinese.

 Forza Chape. Lo spirito di una squadra beffata dalla sorte che era conosciuta per non mollare mai, bacia un brasiliano e permette all’Udinese di festeggiare i suoi 120 anni con un gol di Danilo all’ultimo minuto al termine di una partita sonnolenta, bruttina, tutt’altro che frizzante, con quelle bollicine che si addicono a una festa di compleanno che si rispetti. Almeno fino al minuto numero 93 era roba da rispolverare quella vecchia hit di Tullio de Piscopo: ricordate “Andamento lento”. Altro che il remix del nuovo inno bianconero: vinci per noi. L’Udinese non ha la minima intenzione di premere sull’acceleratore per sbloccare il risultato con una partenza bruciante. Si sistema splamata sul campo, d’accordo, occupa la trequarti avversaria per esercitare una certa supremazia territoriale, ma non raccoglie occasioni da rete. Anzi. È il Bologna che fa correre un brivido lungo la schiena allo stadio Friuli che ha riposto le bandierine celebrative sotto il seggiolino. La spaccata con la quale Destro alza sopra la porta il traversone di Krejci riporta alla memoria dei tifosi friulani le giocate avversarie che negli ultimi tempi sono costate fior di gol (subiti) ai bianconeri. Per fortuna la mira del centravanti non è quella di Immobile o Sau. L’Udinese? Sembra la pasta della pizza fatta in casa, non solo per la qualità del gioco. Delneri ordina un 4-1-4-1 dopo aver cominciato con il solito 4-3-3 mobile, ma gli interpreti sono sorprendentemente diversi. Non soltanto per le scelte iniziali. Nell’undici di partenza, infatti, Gigi non ha inserito stavolta Jankto, a sorpresa, visto che a Cagliari il giovane ceco era stato tra i migliori, quanto meno per la verve messa sul campo del Sant’Elia. Al suo posto Hallfredsson, mentre in difesa torna Felipe, reduce da un turno di squalifica, ma lascia l'onere del ruolo di terzino sinistro a Samir. 

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