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Messaggero Veneto: Corradi, “manca lo zoccolo duro di italiani”

Il doppio ex, Bernardo Corradi, fa le carte a Udinese-Lazio: sui bianconeri il giudizio p chiaro, ci sono troppi stranieri

Redazione

Apertura sportiva del Messaggero Veneto con  intervista a Bernardo Corardi, doppio ex di Udinese e Lazio. Ecco i passi salienti:

«Innanzitutto va detto che se una squadra segna poco il problema non è di un solo reparto. Significa che è la squadra che non mette gli attaccanti nelle condizioni di colpire. Poi è ovvio che la prima considerazione è che all’appello mancano le reti che garantiva Di Natale. Anche lui, però, non è eterno. Una volta c’erano al suo fianco o dietro gente come Quagliarella, Floro Flores, ora il livello si è abbassato». La scarsa prolificità si spiega anche con l’infortunio di Zapata? «Sì. Il colombiano anche a Napoli, tenendo conto dei minuti giocati, aveva una media realizzativa altissima. A me piace molto. Però in rosa manca una seconda punta veloce». 

Fino alla gara con l’Atalanta il campionato dell’Udinese era stato buono, le ultime tre sconfitte, anche per come sono venute, hanno fatto rivedere tutti i giudizi. «La squadra a volte si siede, Sta succedendo da tre anni e questo secondo me è riconducibile alla mancanza di uno zoccolo duro formato da italiani che ai miei tempi faceva da traino e che agevolava anche il lavoro dell’allenatore». 

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