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Messaggero Veneto: De Canio spinge l’Udinese, il bis col Napoli si può fare

Parla Il tecnico che tolse l’ultimo scudetto agli azzurri: «Fu solo una spintarella» «I segreti? Grande attenzione e pressing alto, la ricetta è buona anche stavolta»

Redazione

Apertura del Messaggero Veneto con l'intervista a De Canio.

Gigi De Canio non vuole ingigantire la portata di quel pranzo indigesto: «Non fu la sconfitta che costò lo scudetto al Napoli, fu una spintarella: avevano già perso punti con Juventus e Milan»,racconta ricordando la partita dello scorso aprile, quei tre punti che furono fondamentali per la salvezza dell’Udinese, la sua Udinese, ereditata un paio di settimane prima da Colantuono e traghettata alla salvezza a maggio. E anche allora si giocò dopo una sosta riservata alle nazionali, proprio come succederà sabato sera alle 18. De Canio è stata quella la partita più bella della sua gestione, dell’avventura 2.0 in Friuli a distanza di tante stagioni? «Credo proprio di sì, anche perché allora a caldo un po’ tutti, a cominciare da Pozzo, mi dissero che erano anni che non si vedeva un’Udinese così convincente e capace di imporre il proprio gioco, seppur a tratti, visto che l’avversaria era di grande valore». Ci sveli i segreti di quel successo: magari possono esserci dei suggerimenti per la prossima sfida al Napoli... «Delneri sa benissimo cosa fare, ha già dato un’impronta ben precisa alla squadra. Io ho cercato di dare fiducia ai miei difensori che dovevano giocarsi l’uno contro uno con una squadra che proponeva il 4-3-3. E ho chiesto grande attenzione e, quando possibile, pressing alto. Due ingredienti che potrebbero servire anche stavolta. Molte squadre cercando di attaccare il Napoli nel momento dell’impostazione della manovra». Vede delle somiglianze tra il suo lavoro e quello di Delneri? «Il canovaccio tattico è diverso, il messaggio è però uguale: per salvarsi bisogna osare. Credo che, avendo rilevato la squadra già ad ottobre, e non a marzo come il sottoscritto, Delneri riuscirà a centrare l’obiettivo per tempo e quindi cercherà di valorizzare il prodotto Udinese. Un po’ come è nella tradizione di questa società». 

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