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Messaggero Veneto: “Jankto per crescere deve cambiare squadra”

Pavel Nedved, vicepresidente della Juventus, dà consigli al connazionale Un’intromissione che all’Udinese hanno preferito non commentare

Redazione

Il commento del Messaggero Veneto sulle affermazioni di Pavel Nedved:

«Jankto ha avuto un forte impatto sul suo club». Pavel Nedved, ex pallone d’oro e vicepresidente della Juventus, fa i complimenti alla nuova stellina dell’Udinese. Fin qui tutto regolare. Poi, però, l’ex campione bianconero, si spinge un po’ oltre e dargli del “ficcanaso” non è poi così improprio. Interpellato dai media cechi, infatti, Nedved parlando di Jankto, ma anche di Krejci, centrocampista del Bologna, e di Schick, attaccante della Sampdoria, sconfina. «Tutti e tre – le parole sui suoi connazionali riportate dalla stampa ceca –, stanno giocando grandi partite, ma non devono stare in questi club se vogliono avere una grande carriera». Non il massimo dell’eleganza o della diplomazia. Provate a immaginare il vicepresidente dell’Udinese Campoccia che si permette di dire una frase tipo: «Dybala? Se vuole crescere deve lasciare la Juventus e andare al Barcellona o al Real Madrid». A Torino insorgerebbero e partirebbero inviti a farsi, giustamente, gli affari propri. Domanda: la Juve è interessata a Jankto ed è partita una strategia per disturbare l’Udinese? Tutto è possibile, anche perché le prestazioni del ragazzo non sono passate inosservate nemmeno oltre frontiera. Come hanno scritto anche in Repubblica Ceca sul numero 14 bianconero, quattro gol alla sua prima stagione in serie A, di cui due nelle ultime gare con Pescara e Palermo e a bersaglio all’esordio in nazionale A contro la Lituania, hanno messo gli occhi un paio di club inglesi, rispettivamente il West Bromwich e il Leicester: l’ex club di Ranieri avrebbe già messo sul piatto della bilancia otto milioni di sterline, dieci milioni di euro o giù di lì. L’offerta è sicuramente interessante per un ragazzo che ha 21 anni, ma Gino Pozzo è convinto di poterne incassare molti di più nell’estate del 2018 e forte del contratto che «lega Jankto all’Udinese fino al 2020» (parole del ds Bonato), potrebbe rispedire al mittente le offerte attuali. In questi casi, si sa, ha un peso determinante anche il parere del giocatore. Jankto, nell’intervista rilasciata due settimane fa al Messaggero Veneto, non si era giustamente sbilanciato sul suo futuro, ma aveva ammesso che «un’altra stagione a Udine potrebbe essere importante per la mia crescita». Quanto alle frasi di Nedved, nessuno all’Udinese ha voluto replicare. «Noi facciamo il tifo per Jakub e speriamo che segni un altro gol anche nella gara che la Repubblica Ceca disputerà con San Marino», si è limitato a dire il ds Bonato. Nell’Udinese di oggi ce ne sono almeno tre di gioielli luccicanti. Oltre a Jankto, c’è Fofana che però ha terminato la stagione a causa della frattura al perone, e Samir, ormai un punto fisso della difesa. I tifosi hanno già detto come la pensano: l’Udinese del prossimo anno dovrà essere costruita su loro tre. Gino Pozzo non si farà certo “commuovere” (non è il tipo), ma se a Udine oltre che un progetto economico ne esiste anche uno tecnico, allora sì, è proprio da quei tre che si dovrà ripartire a luglio.

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