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Messaggero Veneto: Juventus prima in tutto l’Udinese ha un piano

Peggior attacco 2017 contro miglior difesa: l’unica è azzerare gli errori

Redazione

Apertura del Messaggero Veneto con la situazione in casa Udinese.

Se lo chiedete a Delneri la risposta sarebbe chiara: domenica contro la Juventus, davanti a uno stadio Friuli tutto esaurito, ripeterebbe volentieri la partita della scorsa giornata, quella contro la Lazio, escludendo quel maledetto minuto numero 72, quando l’addizionale Saia ha scorto un fallo di mano di Ali Adnan e l’arbitro Pairetto ha deciso di decretare un calcio di rigore trasformato da Ciro Immobile. Senza questa gentile concessione l’Udinese, a meno di clamorosi giochi di prestigio laziali (i campioni ce li ha), avrebbe portato a casa un punto dall’Olimpico, dove il piano prevedeva anche l’inserimento di forze fresche nel finale, gente di gamba come Fofana, per cercare il contropiede vincente. Il piano. Ecco il punto: Gigi vorrebbe cercare di bloccare la gara, anche se contro una potenza come la Juventus – squadra costruita per competere anche per la Champions – il difficile non è progettare una diga di sbarramento, ma metterla in pratica sul campo. Il modulo non è in ballo: difesa a quattro, un perno centrale, due “intermedi” come direbbero i cultori del verbo di Coverciano che rabbrividiscono davanti al termine (da bar) mezz’ala; poi il solito finto tridente, non solo per la capacità di andare in gol, ma per la posizione degli esterni offensivi sullo scacchiere. L’Udinese giocherà così. Con quale atteggiamento sarà fondamentale. Perché è necessario azzerare gli errori (indivoduali e di squadra) per reggere l’urto con la Juventus. Quindi ordine e attenzione saranno gli ingredienti base del piano. Da eliminare la falsa partenza vista al Friuli contro la Roma, quando Nainggolan piazzò la zampata vincente; da cancellare le incertezze difensive che nella prima parte della ripresa spianarono la strada al Napoli che ringraziò e si prese i tre punti. I numeri. Sono letteralmente spaventosi. Diffenenze che alimentano le voci di avversarie (della Juventus) propense all’arte dello “scansarsi” per poi concentrarsi su nemici decisamente più abbordabili.

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