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Messaggero Veneto: L’Udinese ci regala un inizio da incubo

Inglese-Birsa puniscono (Scuffet incerto). Non basta Thereau

Redazione

La disamina del Messaggero sulla bruciante sconfitta dell'Udinese contro il Chievo allo stadio Friuli:

È il solito incubo il Chievo, anche stavolta. Se l’anno scorso i “pandorini’’gialloblù erano rimasti sul gozzo dell’Udinese con una clamorosa rimonta sul filo di lana, ieri al Friuli sono riusciti a mettere a nudo le insicurezze dei bianconeri, poco precisi in attacco, disattenti in difesa, là dove non bisogna perdere un colpo (vero Wague? vero Scuffet? ). All’Udinese i primi 90’ non sono serviti capire quale è il nome dell’antiacido che dovrà ingoiare quest’anno onde evitare evidenti attacchi di mal di stomaco provocati dall’andamento delle partite. Perché la truppa bianconera è predisposta al gioco, manovra, corre, ma fatica là davanti se non ha Cyril Thereau nel ruolo di punta. Punta pura. Ieri Delneri ha cominciato con un 4-1-4-1, un modulo che sembra il numero di un vecchio telefono a pagamento che il buon Gigi aveva collaudato già lo scorso anno, con Hallfredsson libero davanti alla difesa per tamponare le iniziative del trequartista avversario (in questo caso lo sloveno Valter Birsa) e Thereau largo a sinistra per lasciare l’incombenza dell’attacco al solo Lasagna. Il Chievo agisce praticamente di rimessa sfruttando le occasioni dei calci piazzati per portare avanti le proprie catapulte, come ordina “mastro’” Maran, l’emblema del calcio made in Italy. Così dopo 15’ i gialloblù sono in vantaggio. Lo stadio intero capisce che l’Udinese sta già facendo i conti con una difesa ballerina nel suo assetto d’emergenza, con il già citato Wague al posto dell’infortunato Widmer, Angella a reggere la parte di Danilo (con diligenza), Pezzella per Samir ancora non al cento per cento (ma in panchina). L’Udinese aspetta una mezz’oretta per prendere l’antiacido CT che prima vaga per il campo e poi trasforma un cross di De Paul in rete proprio la prima volta che decide di presidiare l’area là dove dovrebbe avere la scrivania da impiegato del gol. Il punto è che ci vorrebbero altre compresse di Cyril Thereau punta che invece riprende a vagare per il campo, mentre il Chievo è il solito concentrato di attenzione e realismo. Al secondo tiro in porta, perciò, la squadra di Maran raddoppia. Delneri prova a ribaltare la partita con i cambi (dentro Samir, Perica e Behrami per Wague, Fofana e De Paul) e la tattica (prima un 4-3-3, poi un 3-4-1-2), ma non viene ripagato per la fiducia in Thereau tuttocampista. 

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