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Messaggero Veneto: L’Udinese in 10 vale un pari d’oro

L'Udinese conquista un pari prezioso con la Lazio, ma il merito è soprattutto del suo pubblico che l'ha spinta per 90 minuti

Redazione

Il commento del Messaggero Veneto alla prestazione dell'Udinese contro la Lazio

Un giorno all’improvviso, mi innamorai di te, il cuore mi batteva e non chiedermi il perché». Già, perché? Al ritmo vintage dei Righeira, così come succede di questi tempi in molti stadi d’Italia, anche all’ombra dell’arco dei Rizzi il pubblico ha pesato sul prezioso punticino strappato alla Lazio dall’Udinese, per una frazione con un uomo in meno. Non accadeva da tempo e se il borderò racconta di soli 13.611 paganti – su 25 mila posti disponibili – è chiaro che l’effetto bolgia, guidato dalla Curva Nord, l’incessante incitamento citato anche dai telecronisti nella diretta di Sky, è legato indissolubilmente alla conformazione del nuovo anfiteatro bianconero, a un impianto che potrà d’ora in poi pesare anche sulla classifica, come sperava Gianpaolo Pozzo, sorpreso a fine gara con un largo sorriso sul volto che va ben oltre la prestazione dell’amata Udin. Reduce da tre sconfitte di fila e da dieci giorni di ritiro, ordinato ad oltranza dopo la figura barbina di Palermo (quattro gol subiti da una delle avversarie più in crisi dell’intero campionato), l’Udinese ha dato vita a una prestazione difficilmente decifrabile dal punto di vista tecnico (...)

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