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Messaggero Veneto: L’Udinese torna sulle ali del tridente

Dopo i fasti del passato, per l'Udinese ecco la mossa per chiudere la stagione in crescendo e lasciare l’ultimo posto tra gli attacchi della A

Redazione

Apertura del Messaggero Veneto dedicata al nuovo tridente in casa bianconera.

 I puristi che si ispirano alla “scuola di Coverciano” non saranno troppo d’accordo, ma il risultato di domenica parla chiaro: l’Udinese vuole centrare l’obiettivo salvezza e valorizzare la propria rosa attraverso un nuovo modulo, il 4-3-3, tornando quindi sulle ali del tridente come è spesso successo in passato nei momenti dei “cicli d’oro”, se si esclude la trionfale gestione del “Guidolin 2”, quella del ritorno del tecnico di Castelfranco in Friuli nel 2010 che in quattro stagioni ha portato a tre passaporti per le coppe – due per la Champions, uno per l’Europa League –, oltre al lancio di fior di talenti, dal Niño Sanchez al Tucu Pereyra, ma sempre con la difesa a tre, un centrocampo dispari e un trequartista a ridosso del re dei bomber, Totò. Questo era il 3-5-1-1 che Stramaccioni ha cercato di fare proprio nel 2014 e che Colantuono ha modificato per cercare di centrare la salvezza, un assetto che ha dimostrato di essere nelle corde dei giocatori dell’Udinese, ma che ha mostrato anche delle crepe quando si è trattato di fare il famoso salto di qualità.

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