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Messaggero Veneto, Pinzi: ‘Bianconero nel cuore’

Il grande doppio ex della sfida tra Chievo e Udinese è senza dubbio Pinzi, che racconta le sue emozioni

Redazione

Chievo-Udinese sarà una partita speciale per Giampiero Pinzi che al Messaggero Veneto racconta le sue emozioni della vigilia.

Pinzi, avrebbe mai immaginato a luglio di giocare Chievo-Udinese in gialloblù ?«No, a luglio mi aspettavo di finire la carriera a Udine, ma so bene che il calcio può cambiare da un momento all’altro».

La prima volta era andato a Verona per incomprensioni con Marino. Cosa non funzionò? E stavolta con Colantuono? «Con Marino ero infortunato e ho pensato che in quel momento era opportuno cambiare aria per rimettermi in gioco. Devo dire che la scelta si è rivelata azzeccata e i fatti mi hanno dato ragione. Con Colantuono niente di particolare, il nostro è stato un rapporto molto schietto, lui aveva le sue scelte e io da professionista le ho sempre accettate».

Lei ha vissuto due cicli, quello di Spalletti e quello di Guidolin. Quale sceglie? «Entrambi. Spalletti è stato un allenatore che mi ha insegnato tanto, ha preso l’Udinese in un momento difficile e da giocare per la salvezza ci ha fatto diventare protagonisti in Serie A fino a portarci in Champions. Guidolin è stato un altro maestro, abbiamo fatto insieme stagioni indimenticabili. Avessimo avuto più continuità e avessimo trattenuto tutti i giocatori della rosa avremmo potuto puntare allo scudetto. Era un nostro sogno ma sapevamo bene le regole del mercato e non si poteva fare altrimenti».

 Un messaggio ai tifosi dell’Udinese? «Sono stati un pezzo importante della mia vita, l’affetto che mi hanno dimostrato resterà indelebile. Non sono un giocatore da copertina, ma mi hanno apprezzato perché in campo ho sempre dato tutto». 

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