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Messaggero Veneto, Pozzo jr: «Mercato finito»

Lunga intervista a Gino Pozzo per il Messaggero Veneto. Il figlio del Paròn, lo stratega del mercato bianconero, ha spiegato le mosse sul mercato: Gino Pozzo, manca ancora un mese e spiccioli alla fine del mercato. Cosa serve ancora all’Udinese...

Monica Valendino

Lunga intervista a Gino Pozzo per il Messaggero Veneto. Il figlio del Paròn, lo stratega del mercato bianconero, ha spiegato le mosse sul mercato:

Gino Pozzo, manca ancora un mese e spiccioli alla fine del mercato. Cosa serve ancora all’Udinese per presentarsi pronta ai nastri di partenza?

«La squadra con l’innesto di Iturra è a posto così com’è. Essere riusciti a completare la rosa con grande anticipo è una bella base di partenza. Poi è chiaro che se arrivano delle opportunità non ci faremo trovare impreparati». Il vostro da qui in avanti sarà, dunque, un mercato esclusivamente in uscita.

«La rosa va indubbiamente sfoltita, ma in un mese possono succedere tante cose. Ogni allenatore ha le sue peculiarità e per lui avere la possibilità di valutare i giocatori da vicino e poi sceglierli è sicuramente un vantaggio. Questo vale soprattutto per i calciatori più giovani. Ci sono dei profili che al momento si stanno mettendo in evidenza: mi riferisco a Bruno Fernandes e Aguirre».

Un giocatore del quale si parla poco ma che possiede un potenziale notevole è Merkel. Cosa gli manca per conquistare un posto nella rosa dell’Udinese? «Se l’abbiamo acquistato è perchè avevamo visto in lui delle qualità importanti. Il suo problema è che è arrivato troppo presto ad alto livello: l’esordio del Milan, subito guadagni notevoli che di fatto l’hanno penalizzato. Il ragazzo ha qualità da vendere, nelle ultime due stagioni ha fatto molto male, ma essendo molto giovane è ancora in tempo per rilanciarsi».

Sulla fascia destra avete Widmer ed Edenilson che potrebbero dare vita a un dalismo particolarmente acceso... «In effetti questa concorrenza potrebbe creare dei problemi a Widmer frenandone la crescita. Però non abbiamo fretta e comunque in alcune occasioni, se il tecnico decidesse di cambiare assetto i due potrebbero anche coesistere formando una catena importante sulla fascia».

Nel ruolo di mezzala sinistra tra Kone e Bruno Fernandes uno è di troppo? «Vediamo. Il portoghese è partito bene, il greco non è quello che abbiamo visto lo scorso anno. Di sicuro in mezzo al campo siamo in troppi e qualcuno dovrà andare via ma decideremo senza fretta».

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