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Messaggero Veneto: Sconfitta di rigore (inventato)

Bianconeri ordinati a Roma, ma l’episodio decisivo è il presunto mani in area di Adnan

Redazione

L'analisi del Messaggero Veneto alla sconfitta dell'Udinese

 Ci vorrebbe Robin Hood a volte nel calcio. Perché almeno lui rubava ai ricchi per dare ai poveri. All’Olimpico è invece successo che un’Udinese già alla canna del gas (4 punti in otto giornate) è stata sconfitta dalla Lazio grazie a un rigore letteralmente inventato. Dopo essere rimasti scioccati dal vivo, dopo aver rivisto decine di replay, non riusciamo ancora a capire che fallo ha visto l’arbitro Pairetto. E se avessimo almeno una freccia di Robin la faremmo partire in direzione del fondoschiena del siciliano Francesco Paolo Saia, l’addizionale, colui che sicuro, dopo il tocco con il piede sinistro di Adnan ha risposto all’iracheno allibito: «L’hai toccata con la mano». Toccata? Sfiorata (dicono)? Con la mano? L’avambraccio (ridicono)? Visionario. Come minimo visionario. Anche se Simone Inzaghi, tra l’imbarazzato e il cinico, ha bofonchiato: «Abbiamo visto che probabilmente c’è». C’è un probabilmente di troppo. Come c’era già prima di ieri qualcosa di troppo nel curriculum di questo zufolatore palermitano: Cristian Panucci, lo scorso anno, da allenatore del Livorno disse: «E’ un arbitro da Hollywood», riferendosi alle sue arie da protagonista mentre dirigeva in serie B. Ma forse quella freccia, quella presa in prestito dal Robin Hood del calcio, sarebbe meglio indirizzarla per pungere il designatore della cadetteria Stefano Farina: ha una banda di “scarsoni” per le mani che viene da piangere. Da quello che vediamo a destra e sinistra farebbe bene a mettere in una teca uno come Riccardo Ros, arbitro di 31 anni, analista finanziario pordenonese, uno dei pochi talenti su cui lavorare: lasci stare Saia o Marinelli, romano di Tivoli, addizionale di B che ha inventato l’altro rigore clamoroso di questo inizio di 2017, quello di Sampdoria-Bologna, quello che ha fatto spargere bile a uno placido come Donadoni. Altro che i migliori del mondo. 

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