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Messaggero Veneto: Udinese, arriva il Milan serve un giorno da leoni

Undici di partenza quasi obbligato dopo il forfait di Kums che si aggiunge a Widmer Gnoukouri convocato col numero 7. Solito attacco per risolvere il problema del gol

Redazione

La presentazione di Udinese-ilan da parte del Messaggero Veneto

Con quel diavolo di Montella non ci sono mezze misure: un solo pareggio in 14 rendez vous con l’Udinese e neppure all’andata la statistica ha tradito i bookmakers, visto che il Milan a San Siro ha perso contro i bianconeri: un precedente incoraggiante per oggi. Ci sarà partita davanti a uno stadio Friuli tutto esaurito, con almeno 6-7 mila tifosi rossoneri sugli spalti che però un minimo di preoccupazione ce l’avranno imboccando uno dei tornelli dell’impianto dei Rizzi. Scenario. Come ha confidato in settimana e ripetuto ieri lo stesso allenatore del Milan, la gara di Udine sarà fondamentale per il destino rossonero, aggrappato alla zona Europa, con la speranza che a fine stagione sia quella Champions. Ma questo snodo del campionato arriva dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Juventus, una delusione dal punto di vista psicologico, un pericolo sotto il profilo dello sforzo fisico, considerando che il Milan ha chiuso la gara in dieci e non ha mai mollato la presa allo Stadium, neppure al 90’. Dal canto suo l’Udinese arriva da tre stop di fila, due accettabili – per quanto possano essere agonisticamente digeribili le sconfitte – contro Inter e Roma, una davvero scoraggiante per come è maturata in quel di Empoli. E così, se Montella chiede ai suoi un successo dal sapore europeo, Delneri ha garantito a metà settimana che se la giocherà fino in fondo con il Milan, perché l’ultima trasferta è stata un episodio, perché le motivazioni contro una squadra blasonata come quella rossonera non possono mancare. Scelte. Ha convocato il nuovo acquisto Assane Gnoukouri, Gigi da Aquileia. Finirà in panchina (con il numero 7), anche se Sven Kums non sarà della partita, vittima di un affaticamento muscolare. Un’assenza che si aggiunge a quella di Widmer, alle prese con la convalescenza dopo l’operazione all’osso frontale, affossato da una gomitata interista, a inizio gennaio. Il Milan invece punterà su un centrocampo che, per dinamismo, è diventato uno dei punti di forza della squadra di Montella. L’emblema nelle ultime giornate è Juraj Kucka, due reti nelle ultime quattro gare tra campionato e coppa, uno che contro l’Udinese è stato sempre protagonista, nel bene e nel male: esordì in A, quando era al Genoa, contro i bianconeri, realizzò un clamoroso eurogol sempre con la maglia del Grifone rossoblù addosso, ma contro l’Udinese rimediò anche la prima espulsione italiana, figlia di un caratterino che a volte è la sua forza e il suo limite.

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