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Messaggero Veneto: «Una macchia indelebile in una grande carriera»

La reazione dei tifosi sulla pagina Fb del Messaggero dopo la confessione del 10 «Un professionista deve segnare a tutti». Ma c’è chi lo difende: «W la sincerità»

Redazione

Approfondimento del Messaggero Veneto su Di Natale.

«Fare gol a Napoli era come segnare a mio fratello, per questo era meglio evitare». Una dichiarazione di Totò Di Natale che ha mandato su tutte le furie la maggior parte dei tifosi friulani, che hanno letteralmente preso d’assalto con i propri commenti la pagina Facebook del Messaggero Veneto dove viene riportato l’articolo con le dichiarazioni dell’ex capitano dell’Udinese. «Grazie di tutto Totò - ha scritto Mattia Zuccolo -, il Friul al ringrazie e nol dismetee... Ma quanta delusione dopo queste parole», seguito da Marco D’Asio, che ha postato: «Quando non giocava diceva sempre che non stava bene; senza vergogna!». Non più di tanto sorpresa, invece, Barbara Cisorio: «Beh, l’avevamo capito da tempo, non serviva fare un articolo sul giornale. Crede che siamo tutti stupidi?», mentre Ivan Toniutti aggiunge: «Era pagato dall’Udinese e doveva fare il professionista fino in fondo. Queste frasi non gli fanno certo onore, anche perché hanno falsato clamorosamente certe partite. La società ha la sua parte di colpa... Grande calciatore, ma queste frasi non gli fanno onore». «Come macchiare il ricordo del più grande giocatore della storia dell’Udinese», è il commento di Sergio Colavini, seguito da quello di Stefano Arianna, che si rivolge direttamente a Totò: «Grazie per tutto quello che hai dato a Udine, ma queste frasi non ti fanno di certo onore. Mi dispiace molto averlo sentito da te, anche se immaginavo ci fosse qualcosa sotto visto che contro il Napoli non giocavi mai...». Gianni Mauro non ha dubbi: «Di Natale ha fatto tanto per l’Udinese, le sue dichiarazioni fanno male, ma ormai fa parte del passato. Un campione, che resterà nel cuore e non sarà mai dimenticato per la sua umiltà e professionalità, sarà solo Zico», mentre Francesco Panella va controcorrente: «Sarà sempre più coerente di tanti udinesi che invece di tifare squadra della propria città, come è giusto che sia, tifano Juve, Inter o Milan». «Non lo comprendo - è il pensiero di Flavio Chittaro -. Ha dato tanto a Udine e la gente gli è riconoscente, ma era pagato per far il calciatore e segnare, chiunque avesse di fronte», cui fa eco il commento di Simone Zignin: «Un vero professionista non si comporta così! Comunque è stato un grande campione, ora però ha una macchia segnata sulla sua carriera». «Sentire certe parole non fa male, fa arrabbiare», scrive Stefano Montina, mentre Alessandro Bortolin punta a sua volta il dito sulla professionalità: «Un professionista fa il suo lavoro. Punto».

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