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MV, Ganz: sarà partita vera

Maurizio Ganz, in questi giorni sarà in Friuli per il lancio di un progetto che lo vede protagonista con la Fiorentina, doppio ex di Sampdoria e Udinese, al Messaggero Veneto racconta la sua esperienza: «Due stagioni in prima squadra dall’86...

Monica Valendino

Maurizio Ganz, in questi giorni sarà in Friuli per il lancio di un progetto che lo vede protagonista con la Fiorentina, doppio ex di Sampdoria e Udinese, al Messaggero Veneto racconta la sua esperienza: «Due stagioni in prima squadra dall’86 all’88 e prima tre anni di settore giovanile. Ho un ricordo fantastico: alla prima panchina Boskov mi fece esordire prendendo il posto di Vialli. Battemmo 1-0 l’Atalanta, autogol di Prandelli che poi qualche anno dopo mi allenò a Bergamo».

La Sampdoria ultima a vincere lo scudetto per una città non di primo piano: «Oggi non è più possibile per un discorso puramente economico. La Samp e il Verona qualche anno prima avevano un gruppo di italiani più qualche straniero di qualità, oggi per vincere gli investimenti devono essere enormi e non è detto che basti».

Va in scena Udinese-Sampdoria, forse con i soriani più carichi: «Se intendete dire che ne ha di più la Samp perchè è in corsa per l’Europa io dico di no. L’Udinese, almeno a mio avviso, è indietro in classifica per quello che è il suo potenziale e in queste ultime partite deve cercare di guadagnare qualche posizione su squadre come Milan e Palermo che la precedono di poco. Io quando giocavo mi creavo sempre nuove motivazioni, se non fai così significa che sei un mezzo calciatore».

L'Udinese vista da fuori: «Come un modello di riferimento per le società del suo livello. Investe poco nel vivaio e molto di più nello scouting. E infatti sbaglia pochissimi acquisti all’estero».

Il limite l'essere considerato un club di passaggio? «Se uno è intelligente sa che se fa bene a Udine può ambire a un grande club, se sbaglia rischia di ripartire da zero. Se invece sbagli un anno al Milan mica devi rifare la gavetta»

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