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MV : Stadio, il Comune chiede un nuovo garante

La questione stadio continua a tenere banco, quasi come la partita di Parma. Anche oggi il Messaggero Veneto ritorna sulla vicenda della fideiussione, sollevata un paio di giorni fa e sulla quale la società bianconera ha risposto. Il quotidiano...

Monica Valendino

La questione stadio continua a tenere banco, quasi come la partita di Parma. Anche oggi il Messaggero Veneto ritorna sulla vicenda della fideiussione, sollevata un paio di giorni fa e sulla quale la società bianconera ha risposto.

Il quotidiano sottolinea che il Comune di Udine ha preso anch'esso posizione: «Mi riservo di predisporre una raccomandata da mandare all’Udinese calcio, per sollecitare l’individuazione di una nuova società, in grado di emettere nel più breve tempo possibile una polizza fideiussoria a garanzia del completamento dei lavori dello stadio Friuli». Sul punto, il legale del Comune di Udine, avvocato Giangiacomo Martinuzzi, è perentorio. Nel senso che, per come si sono messe le cose, non sembrano esserci alternative: di fronte al fallimento della “Fideas finanziaria spa” di Roma - dichiarato già con sentenza del giugno 2014 e scoperto soltanto mercoledì scorso, grazie a un articolo del “Messaggero Veneto” -, ovvero della società con la quale l’Udinese aveva stipulato atto di fideiussione per 18 milioni di euro per i lavori di ristrutturazione dell’impianto, palazzo D’Aronco non può che pretendere ora la sostituzione di quella compagnia assicurativa con un’altra, auspicabilmente più affidabile, e purchè abilitata al rilascio di garanzie nei confronti del pubblico.

(...)  Poco importa che le opere siano a un passo dalla fine, insomma, come avevano invece evidenziato l’altro giorno, in conferenza stampa, il direttore amministrativo dell’Udinese, Alberto Rigotto, e il legale della società bianconera, avvocato Andrea Franchin, di Treviso. «Oggi la fideiussione non avrebbe più senso – aveva affermato il legale –, visto che nel contratto era stato previsto a garanzia, nella sola ipotesi della demolizione di parti dello stadio. Parti che, in questo caso, potrebbero riguardare soltanto la curva sud, peraltro già pronta ma non ancora installata. Il resto è già stato ricostruito». 

La notizia del fallimento e delle ulteriori grane amministrative della Fideas ha colto impreparati non soltanto Rigotto e il resto del “pantheon” bianconero, ma anche il sindaco Furio Honsell e i suoi funzionari. «Non ne sapevamo niente e avevamo ancora le loro polizze qui, nei faldoni del procedimento sullo stadio – conferma l’avvocato Martinuzzi –. Nessuno, neppure il curatore fallimentare, ha avuto l’accortezza d’informarci. Quando l’Udinese ci consegnò la polizza della Fideas, nel 2013, in fase precontrattuale, la società si presentava particolarmente solida. Oltre a quello non potevamo andare: spetta alla Banca d’Italia, da quel momento, vigilare sulle compagnie che emettono polizze fideiussorie». 

Così il quotidiano, ora si aspettano le prossime mosse su questo argomento.

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