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Riera: poker, tweet e infortuni, ecco perché è stato mandato via

Gli mancava la Serie A. Ma non potrà metterla nel curriculum perché Albert Ortega Riera ha risolto il contratto con l’Udinese. Galeotto un torneo di poker che l’esterno giramondo spagnolo è andato a giocare al casinò Perla di Nova Gorica,...

Monica Valendino

Gli mancava la Serie A. Ma non potrà metterla nel curriculum perché Albert Ortega Riera ha risolto il contratto con l’Udinese. Galeotto un torneo di poker che l’esterno giramondo spagnolo è andato a giocare al casinò Perla di Nova Gorica, in Slovenia, mentre i compagni faticavano al Friuli col Chievo. Riera ha portato a casa tremila euro, classificandosi secondo al tavolo finale della tappa del Dsp Rewind. È rimasto 12 ore a giocare a poker. Ma peggio ancora ha fatto sui social. In un tweet del 24 ottobre ha scritto: «Il Galatasaray è stato il miglior club in cui sono stato, l’Udinese il peggiore». Risoluzione obbligata per uno che da fine mercato non si è allenato più di dieci volte in gruppo con i compagni e Stramaccioni.

PERSONAGGIO Riera e i bianconeri non si sono mai presi. «Non era un tipo da Udinese», i rumors dalla sede. Ai compagni era simpatico: «Uno brillante, si è presentato bene, ma l’abbiamo visto poco, soprattutto da settembre». Perché lì si è rotto tutto: Riera avrebbe rifiutato alcune destinazioni e da lì non è stato più preso in considerazione. Lui ci ha messo del suo con gli infortuni, ma era fuori. Fino a giovedì, quando le parti hanno deciso di separarsi. Troppo grave la storia del poker, i giocatori dell’Udinese, anche i non convocati, allo stadio devono andare. Devastante il tweet. Troppo scarso il contributo dato alla causa. Albert, piedi ottimi e contratto alto, doveva fare l’esterno, ma, vista l’insostenibile lentezza, era stato impostato da Stramaccioni da mezzala. Niente da fare, troppi guai muscolari. Il bel giocatore acquistato per 8 milioni di sterline dal Liverpool nel 2008, dopo 64 buone partite all’Espanyol, non si è mai visto. E così non è riuscito a mettere una presenza in A. Uno smacco per uno che ha giocato in Spagna, Francia, Inghilterra, Grecia e Turchia. Anche al Galatasaray ebbe problemi. (gazzetta dello sport)

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