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Giaretta: il ritiro non è mai ‘invasivo’

Il conforto è arrivato col pareggio, un punticino e va bene usare il diminutivo. Affrontare il Chievo non  era facile, loro hanno grande organizzazione di gioco tra le linee, per quanto ci riguarda quando si arriva da due brutte prestazioni, non...

Monica Valendino

Il conforto è arrivato col pareggio, un punticino e va bene usare il diminutivo. Affrontare il Chievo non  era facile, loro hanno grande organizzazione di gioco tra le linee, per quanto ci riguarda quando si arriva da due brutte prestazioni, non si ha sempre la testa sgombra. E' vero che quest'anno abbiamo sempre sofferto con squadre alla nostra portata: forse perché quando dobbiamo responsabilizzarci viene meno qualcosa, quando altresì si gioca con le 'grandi' riusciamo a fare il nostro gioco. Dobbiamo migliorare, questo è evidente a tutti: prendiamo il punto di Verona come cosa di positiva, come base che dia coraggio per le prossime due partite. Di fronte al nostro pubblico dobbiamo fare una grande prestazione. Abbiamo ripreso in mattinata c'è qualche giorno per preparare al meglio questi impegni.

Sul ritiro oggi mi confronterò col presidente e vediamo cosa fare. Io credo che, male che vada, non porta svantaggi: non è nulla di invasivo, serve solamente a compattare ulteriormente la squadra, serve a farli parlare tra loro.

Tornando al pubblico con la gara col Palermo, il fatto è che tra di noi nessuno si aspettava che qualcuno uscisse anzi tempo: però va anche aggiunto che, per come abbiamo passato la settimana, a Udine la serenità è stata sempre garantita. In altre piazze non sarebbe stato così. Io dico sempre che siamo noi a dover trascinare i tifosi. Servono prestazioni da leoni, serve dare davvero l'anima in campo poi il resto viene di conseguenza.

Una considerazione sui singoli: Bruno Fernandes è giovane, è venuto alla ribalta velocemente (22 partite il primo anno di A a 19 anni). Il secondo anno, statistiche alla mano, c'è quasi sempre una involuzione da parte dei giovani: non sei più lo sconosciuto che si affaccia, ci si deve assumere responsabilità e queste non sempre aiutano. La terza stagione, solitamente, si ritorna su alti livelli. Bruno è positivo,è un ragazzo maturo che si allena sempre al massimo, serve solo pazienza.

Infine le indiscrezioni sul mercato francese: confermo che stiamo seguendo parecchio quel che proviene da Oltralpe, ma i nomi non li confermo!

"Cristiano Giaretta @Mondoudinese

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