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Giaretta: La friulanità adottiva di Stramaccioni non è banale

Speriamo che la vittoria di Milano sia davvero una svolta: il secondo tempo contro l’Inter ci deve dare certezze, che arrivano attraverso la cattiveria mostrata, quell’agonismo che chiedevo da tempo,  altrimenti siamo una squadra...

Monica Valendino

Speriamo che la vittoria di Milano sia davvero una svolta: il secondo tempo contro l'Inter ci deve dare certezze, che arrivano attraverso la cattiveria mostrata, quell'agonismo che chiedevo da tempo,  altrimenti siamo una squadra vulnerabile. Questa cattiveria dev'essere il nostro 'status symbol'. Così diventiamo come un serpente a sonagli, ieri sera nella ripresa abbiamo fatto questo e colpito proprio come un rettile e avremmo potuto colpire ancora. Guai a rilassarci però, perché altrimenti dopo un passo avanti ne facciamo uno indietro.

A metà tempo è cambiato qualcosa: il mister ha toccato le corde giuste, i ragazzi hanno avuto la consapevolezza di cambiare la gara.  Già col Cesena abbiamo avuto qualche certezza che ci ha dato fiducia. Nel momento in cui i giocatori si sono accorti che loro avevano difficoltà, con le mosse tattiche giuste,  ci siamo messi ad aggredire,  ho visto una maglia dell'Inter con tre bianconeri attorno.

 Ho visto una maglia dell'Inter con tre bianconeri attorno. Questa è la cattiveria che voglio. Muriel in tribuna è la dimostrazione che non si mente quando si dice che il motto è uno per tutti e tutti per uno.

Questo è un gruppo che ha nella mentalità e nell'unione la sua forza: Muriel in tribuna è la dimostrazione che non si mente quando si dice che il motto è uno per tutti e tutti per uno.

La friulanità adottiva di Strama non è  banale: 700 tifosi con noi dimostrano un legame  con la squadra e i ragazzi queste cose le sentono, Strama ancora di più, il figlio nato qui per lui è davvero un motivo di unione con questa terra che sente davvero sua. Non sono banalità, i friulani trasmettono questo aspetto e la società è sensibile ad ascoltarli. anzi aggiungo che anche gli stranieri, a volte giudica 'distaccati' perché tali sentono questo sentimento, perché Udine a confronto di altre realtà italiane ha un'identificazione davvero forte con la squadra, è il club di una terra intera.

Per fare il salto ora però non adagiamoci: voglio dare questo messaggio ai ragazzi. Intanto incontriamo il Verona, che tra l'altro è un derby. Dobbiamo preparare la gara con la cattiveria vista a Milano era qui in poi  tutto dipende davvero da noi, a prescindere dall'avversario. Prima di Natale avere una classifica così è una soddisfazione, ma guai a cadere di nuovo negli stessi errori. Per tutti è importante e gratificante avere questa posizione, ovviamente i problemi sembrano diminuire con il risultato, ma bisogna stare sul pezzo e per questo i tifosi ci devono seguire.

Infine le vittorie non ci distraggono dal mercato, a prescindere dai risultati: ci sederemo presto a un tavolo, faremo la valutazione della situazione, ma posso dire che Aguirre per esempio ci farebbe comodo. Non trova spazio a Empoli, ma il valore è alto, lo valuteremo, di certo qui potrebbe servire. Poi per altre situazioni faremo tutte le considerazioni guardando sempre per prima cosa chi c'è in casa.

"Cristiano Giaretta - Ds Udinese Calcio

©Mondoudinese

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