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Morabito: se Udinese, Lazio, Inter, Milan, Napoli, Juve non offrono grandi giocatori italiani, è un danno

Mentre il calcio affonda, si pensa addirittura di aprire al terzo straniero. E’ la conseguenza della situazione del caos che regna nel calcio: non puoi prendertela con i ct se la nazionale va male, una volta avevi un motivo tattico per farlo,...

Monica Valendino

Mentre il calcio affonda, si pensa addirittura di aprire al terzo straniero. E’ la conseguenza della situazione del caos che regna nel calcio: non puoi prendertela con i ct se la nazionale va male, una volta avevi un motivo tattico per farlo, oggi invece Conte o chi per lui ha a disposizione solo questo che butta il convento. Napoli, Inter, Lazio, Udinese che schierano anche 11 stranieri sono la dimostrazione che c’è più di qualcosa che non va, perché sono le grandi squadre a dover fornire i campioni alla nazionale: allora, come ct capisci devi fare un lavoro pazzesco. Il Belgio, per esempio, è un’ottima nazionale. Perché? Solo perché gioca con i suoi giocatori, qui Immobile e Cerci spariscono.

Serve limitare gli stranieri: puoi portare i comunitari per legge, ma poi o metti un numero limitato in campo oppure sugli extracomunitari fai come in Inghilterra dove sei tesserato solo se hai il 70 per cento di presenze nella nazionale di provenienza. Altrimenti si chiude.

C’è poco da fare qui chi comanda non so cosa possa inventare, basta vedere che la partita di beneficenza per gli alluvionati è stata fatta a proprio Genova, dove  avevano ben altri problemi e Marassi è in condizioni disperate e devi giocare il campinoato.

Le squadre B? Se vogliamo avere giocatori italiani validi dobbiamo puntare sui settori giovanili, ma ovviamente non puoi portare stranieri anche lì. Devi partire dalle basi fino ai vertici. L’extracomunitario che può arrivare solo grazie a un passaporto avuto per  parentela è un danno.

Comunque sia, la risposta è mettere in campo  almeno 6-7 italiani. Le squadre B bisogna vedere se funzionano come in Spagna o come si è fatto in Inghilterra. Ma serve mettersi d’accordo anche  con la B, che è diventata una categoria di basso livello. Un club di B riceve come contributi 4 milioni circa, una cifra ridicola, a questo punto ricreiamo la ‘cadetteria’ ovvero un campionato che ha come scopo quello di fornire talenti con obblighi sull’utilizzo di italiani e funzioni specifiche.

Vincenzo Morabito – Procuratore

©Mondoudinese

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