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Petiziol: Ha vinto Atene contro Sparta … e noi Troiani continuiamo a lacrimare

Sembrava di essere al Pireo con tutti quei greci in campo. E avevano anche fame e correvano ,o scappavano? Chissà se da una brutta classifica o dalla Merkel.  Morale ,l’Udinese come Penelope .Ha vanificato ciò che aveva costruito a San Siro....

Monica Valendino

Sembrava di essere al Pireo con tutti quei greci in campo. E avevano anche fame e correvano ,o scappavano? Chissà se da una brutta classifica o dalla Merkel. 

Morale ,l’Udinese come Penelope .Ha vanificato ciò che aveva costruito a San Siro. Giorno e notte insomma.

Lasciamo stare i moduli e le assenze ,dimentichiamo il 201° gol di Di Natale (complimenti comunque) addirittura segnato di testa ,come in un film , poi una confusione organizzata meglio che uno sciopero dei no global.

In vantaggio alla mezz’ora con fiabesca capocciata di Totò, poi alla fine del primo tempo il virgulto avverso estrae un pezzo del suo repertorio e pareggia . Che combinazione era la partita di Totò e di Toni  l’hanno segnata eccome …( pensare che i due giocavano insieme nella primavera dell’Empoli),  poi però la firma del greco Lazaros  ha resuscitato gli scaligeri.

Peruzzo ,l’arbitro non fa tempo a dare inizio alla ripresa che Lazaros Christodoulopulos scaglia in diagonale una fiondata che s’intrufola fra le gambe di un altro greco ,il nostro Karnezis.

Comincia la rincorsa degli spartani, ma i greci di Verona fuggono e si mimetizzano bene pur senza avere il cavallo di Troia .

Widmer tira fuori la testa dal guscio e lancia fendenti verso un’aerea priva di compagni e spesso lontani da un intercettazione . Totò si agita ,ma alla sua buona volontà anche nei rientri non trova adeguato sostegno se non quello degli avversari. Povero Totò sembrava prigioniero degli scaligeri.

Oltre alla buona volontà i bianconeri non vanno oltre. Benussi ,scartato dalla naftalina dopo un anno e mezzo, di cui uno passato a Udine, sembra scordarsi delle ragnatele e sfodera qualche bell’ intervento su blandi tiri di Fernandes e Kone .

Entra anche Lucas Evangelista di San Paolo , pare di essere in un Santuario ,ma non basta anche se il ragazzo con l’aureola combina buone cose ,ma di miracoli neanche parlarne.

Così l’Udinese rientra con i piedi in terra, niente Moet Chandon , ma disinfettante per lenire la ferita di questa seconda sconfitta casalinga.

Troppa frenesia , poca lucidità e mancanza di materia grigia in mezzo al campo. Le partite spesso si vincono con  l’astuzia , a volte con la grinta, spesso con il cervello. Tre cose inaspettatamente assenti oggi al Friuli.

Ha vinto Atene contro Sparta … e noi Troiani continuiamo a lacrimare !

"Lorenzo Petiziol

©Mondoudinese

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