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Petiziol: Tutti per uno, uno per tutti,una goduria vederli giocare così.

Godete Friulaniii… ! L’Udinese sbanca San Siro. Non ci posso credere ,ma è vero ,vince ,vince fuori casa dopo un mese e mezzo . Dopo la goduria andiamo in ordine. Primo tempo da Cine panettone. Come diceva Carosio, mezzo campo da vendere...

Monica Valendino

Godete Friulaniii… ! L’Udinese sbanca San Siro. Non ci posso credere ,ma è vero ,vince ,vince fuori casa dopo un mese e mezzo .

Dopo la goduria andiamo in ordine. Primo tempo da Cine panettone. Come diceva Carosio, mezzo campo da vendere ,Inter con la difesa allineata quasi all’altezza del centrocampo e Udinese incapace di tre passaggi di fila arroccata in  una difesa da muro di Berlino con tanto di Vopos e Di Natale costantemente in fuorigioco e avvilito da tanta solitudine .

Veniva voglia di alzarsi dalla poltrone e andargli fare compagnia. Parlava da solo ,neanche gli avversari lo ascoltavano. L’Inter avvolgeva i bianconeri che reggevano fino a un minuto dalla fine del primo tempo quando Icardi sguscia tra le linee bianconeri e manda sotto i bianconeri.

Solita Udinese,e a dire il vero le premesse per una ripresa diversa erano ben lontane da ogni minima speranza.

Pensavo anche ai 120’ contro il Cesena e cominciavo già a lacrimare.

D’un tratto la svolta .Il mio domatore di vongole Fernandes va a segno con un gol da cineteca e fa il pari.

Stramaccioni leva Totò e infila dentro la gara Thereau. L’Udinese scioglie i garretti ,da bolsa diventa un cavallo da corsa. Anticipi,raddoppi ,baricentro alto … ma chi sono ,mi chiedo. Vanno via rapidi, convinti, con personalità, decisione, senza paura . All’Inter cominciano a tremare le chiappe al punto che Osvaldo s’inventa un retro passaggio sul quale Beato Cyril aggira tutti e deposita la sacra sfera nella vuota porta di Handanovic. Poi secondo abitudine apre i palmi della mano quasi a mostrare le stigmate, ringrazia e gode.

Noi con lui,una cosa strepitosa il secondo tempo dell’Udinese . Potremmo dire che in 45’ i bianconeri guadagnano tre punti pesantissimi.

Pechè ci si chiede di questo cambiamento?

Finalmente si è rivista l’Udinese dinamica ,consapevole della sua forza, che è la grinta, capace di pressare alta, di raddoppiare … insomma roba da lustrarsi gli occhi.

Ci provo a capire senza la pretesa di riuscirci. A parte una traversa colta dall’Inter nel primo tempo e un malnato tentativo di autogol di Hertaux  con la difesa tornata a tre  e i cinque di centrocampo a stretto supporto della copertura i nerazzurri ,pur stazionando quasi perennemente nella metà campo nostrana non riuscivano a lucidare le loro idee e spendevano energie in quantità industriale.

Davanti il solo Totò a ruminare paturnie. Nel secondo tempo voilà , a cominciare da Widmer ,con  Fernandes, Allan e Badu iniziava un pressing mai visto .D’un tratto l’Udinese è diventata squadra senza che i ragazzi di Mancini se ne accorgessero.

Tutti per uno, uno per tutti,una goduria vederli giocare così. Conseguenza di ciò gol e vittoria e Inter sciolta come neve al sole.

Finalmente si è rivista l’Udinese dinamica ,consapevole della sua forza, che è la grinta, capace di pressare alta, di raddoppiare … insomma roba da lustrarsi gli occhi.

Strama ,non so cosa abbia detto ai ragazzi nell’intervallo ,ma qualsiasi cosa tu abbia detto l’ha azzeccata . Bravo !

Si è levato un bella soddisfazione ,ma soprattutto ci ha ridato il gusto di vedere la nostra vera Udinese .

La partita è finità mentre alla Scala riecheggiavano ancora le note del Fidelio di Beethowen … mentre i friulani intonavano la Marcia Trionfale di Verdi .

Una opera d’arte questa vittoria ! Appendiamola nel salotto buono e cloniamo i suoi protagonisti.

"Lorenzo Petiziol

©Mondoudinese

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