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Turci: L’Udinese cerca una fisionomia

L’Udinese non ha ancora una sua fisionomia, come detto già in passato si è cambiato molto e c’è bisogno di tempo, chiaro che meno ne servirà meglio sarà. Gli anni passati si parlava spesso di tempistica, i periodi di crisi...

Monica Valendino

L'Udinese non ha ancora una sua fisionomia, come detto già in passato si è cambiato molto e c'è bisogno di tempo, chiaro che meno ne servirà meglio sarà. Gli anni passati si parlava spesso di tempistica, i periodi di crisi necessitano di tempi ragionevoli, oltre diventa complicata la situazione. Soprattutto in Italia.

A proposito di Italia e italiani in campo: parlando di stranieri si finisce nel parlare anche di nuovi. Iturra, Adnan, Edenilson hanno qualità, ma sono tutti nuovi arrivati, sono a Udine da pochi mesi. Possiamo fare mille esempi di chi ha faticato all'inizio nell'ambientarsi. C'è bisogno sempre di tempo, gli esempi illustri non mancano: anche Zidane all'inizio faticò!

Dall'altra parte, la mia personale opinione è che gli italiani, ma soprattutto quelli che sono qui da tempo al di là della nazionalità, hanno una marcia in più, sentono una appartenenza superiore. Conoscono le dinamiche dell'ambiente e del nostro calcio, sanno come reagire alle difficoltà: non farei distinzione, quindi, tra italiani e stranieri, ma più che altro tra giocatori legati alla squadra o meno.

Sui moduli non saprei dare una percentuale di importanza. Nella ripresa col Milan l'Udinese ha utilizzato le tre punte davanti e la difesa a quattro ed è sembrata inarrestabile. Ma c'è anche da dire che allora il Milan era calato notevolmente a livello mentale.

Il 3-5-2 dà vantaggi, le tre punte ne danno altri, ma serve trovare l'equilibrio: lo trovi solo col tempo e la conferma sono solo i risultati. Si fa fatica oggi a dire cosa serva, o dare una percentuale di importanza al modulo nel breve periodo. Serve trovare lo schema che valorizzi i giocatori, ma è il segreto di Pulcinella. Lo staff, del resto, è pagato per raggiungere questo obiettivo e penso lo raggiungerà.

Sulla Lega Pro non mi stupisce che in testa ci siano Bassano e Pavia: sono le più attrezzate per vincere, hanno gente di qualità e di categoria superiore, inoltre hanno mantenuto lo zoccolo duro della scorsa stagione e si conoscono. Il Bassano ha uno zoccolo duro che dura da più anni. La delusione ad oggi è l'Alessandria, attrezzatissima, ma sorpresa in negativo. Il Mantova ha grandi qualità a livello offensivo, ma concede moltissimo. E' presto però per trarre conclusioni, il campionato è appena cominciato. Noi alla Cremonese potevamo avere uno o due punti in più, ma abbiamo anche affrontato le più forti ad oggi.

Gigi Turci @MondoUdinese

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