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Un allenatore gioca in base a quello che a disposizione (Di C.Muraro)

L'analisi di Carlo Muraro sulla situazione in casa Udinese. Il modulo? Evidentemente non ci sono le caratteristiche per apportare modifiche, non ci sono esterni bassi.

Redazione

Domenica ha fatto più il Bologna, anche se il pari sarebbe stato giusto:  Heurtaux e Danilo  hanno però davvero fatto un danno. Il modulo? Un allenatore gioca in base a quello che ha disposizione. Se da anni si gioca così a Udine è perché questo modo di giocare offre più garanzie. Non credo ci siano esterni bassi da utilizzare.

L'idea che ho sull'Udinese è che se deve fare risultato a tutti i costi, poi lo fa: inconsciamente, magari, pensando di non essere mai in zona pericolo nessuno dà più del 100 per cento.  Ma la squadra mi sembra ancora buona: Kuzmanovic e Hallfredsson hanno messo muscoli ed esperienza a centrocampo: l'islandese l'anno scorso è stato quello che ha fatto più assist, ma li faceva a Toni. Oggi a chi li fa? Nel gioco aereo mi pare non ci sia uno con le caratteristiche di Toni.

Comunque, io anche al 70 per cento farei giocare sempre Di Natale, se non altro per l'astuzia che ha, anche se in fase di non possesso sei uno in meno. Ma non tutti gli allenatori vogliono questo, anzi c'è chi preferisce avere sempre tutti al massimo in fase difensiva.

Domenica a Genova sarà sostanzialmente una gara bloccato. I rossoblu in casa hanno un altro rendimento, sono più cattivi, più attenti, aiutati anche dal pubblico. Hanno difficoltà a fare gol, ma con Gasperini c'è da attendersi sempre qualche astuzia. Lui studia le debolezze dell'avversario e le sfrutta. Se l'Udinese, però,  gioca come a Milano può fare paura in contropiede e lì il Genoa qualcosa concede.

Carlo Muraro @MondoUdinese

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