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‘Adultità’

Si chiama in maniera indefinita ‘adultità‘. Non cercate però il significato di questo termine, non lo troverete. Potrete trovare ‘fanciullezza’, ‘adolescenza’, ‘vecchiaia’, ma tutto quello che ci...

Monica Valendino

Si chiama in maniera indefinita 'adultità'. Non cercate però il significato di questo termine, non lo troverete. Potrete trovare 'fanciullezza', 'adolescenza', 'vecchiaia', ma tutto quello che ci sta in mezzo non ha un sostantivo per definirla. Il motivo è perché non ha una data a cui accomunarla. Per la terza età si dice genericamente che arriva con la pensione, per l'adolescenza si dice che va dalla pubertà alla maggiore età. Per l'età adulta però non esiste un modo e un tempo per capire quando prendi davvero la maturità.

Non ha un tempo perché per arrivarci devi dimostrare tante cose: il senso di responsabilità, soprattutto. L'Udinese, è la domanda, riuscirà mai a scrollarsi di dosso la nomea di bella adolescente e prendere i gradi di adulta? L'Udinese crescerà mai davvero?

Paròn Pozzo lega la questione all'avvento del nuovo stadio: si parla di trattenere i giocatori più forti, si parla genericamente di 'progetto', ma può un impianto cambiare la storia? No, per il semplice motivo che le mura rimarranno fredde e asettiche se non si riempiranno di quella volontà di mettere la testa a posto, cara proprio all'età adulta.

Per arrivare a farlo non si può mettere in discussione ciò che è stato creato fino a qui. Se questa stagione ha raccontato poco, le cause sono molteplici e si annidano in scelte passate. Commettere errori è umano, ma attenzione a non farli ricadere sugli altri per non prendersi le responsabilità del caso.

La squadra bianconera è stata costruita male, in questi due anni il mercato, ovvero la giungla dove il club l'ha fatta da padrona, è cambiato: altre squadre stanno emergendo, nuove forze si sono affacciate in A, stanno cambiando le regole e molti si dimenticano di sottolinearlo. Si pensa al presente scordandosi (opsss) che quest'anno Stramaccioni ha aggregato molti primavera in squadra (anche solo per allenarli) perché la prossima stagione devono essere promossi per forza. Non sempre però il salto è facile, ultimamente quasi mai, per questo l'aggregazione è stata prontamente messa in atto.

Ci si dimentica spesso che una squadra per essere vincente deve avere uno zoccolo duro di italiani: non è una vezzo, ma una necessità. Se perdi Domizzi e Pinzi per parecchio tempo e hai solo Di Natale a tenere le redini, il resto del gregge si smarrisce tra le lingue che parla.

Non si può prescindere poi dal fatto che si devono incentrare tutte le energie solo sull'Udinese, le distrazioni se vuoi crescere non sono ammesse. I cugini possono servire se hai bisogno di un appoggio, non per altro.

L'adultità però appare lo stesso vicina: perché se Pozzo parla di 'asticella da alzare' non ci sono dubbi che l'intenzione sia questa. Vanno però messe in atto tutte le mosse per raggiungere l'obiettivo. Il mercato soprattutto, la continuità tecnica per dare seguito alle cose fatte, la protezione della squadra, sono priorità da mettere subito in atto. Perché altrimenti si rischia di perdere tempo e partire la prossima stagione col piede sbagliato potrebbe davvero avere ripercussioni dopo i sacrifici spesi per ammodernare il 'Friuli'. Non bastano nove giornate per creare passione, serve convinzione in quello che si è fatto. Diventare adulti significa avere idee e perseguirle, anche se inizialmente appaiono impopolari.

©Mu

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