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Delneri ha premuto il tasto “on”

Con qualche accorgimento tattico e la valorizzazione di giocatori "dimenticati", il tecnico friulano ha riportato equilibrio e punti in casa Udinese. Ma l'aspetto che più colpisce è il cambio di mentalità avvertito in poche giornate

Castellini Barbara

Capisci che il vento è cambiato quando per trovare l'Udinese in classifica non devi cominciare dal basso per risparmiare tempo. Le vittorie con Pescara e Palermo e lo spettacolare pareggio di lunedì con il Torino hanno raddoppiato la quota punti conquistata dai bianconeri nelle precedenti otto gare: ora sono 14, esattamente gli stessi di Inter e Sampdoria. Improvvisamente, dunque, l'aria è diventata più salubre e ti consente finalmente di respirare a pieni polmoni senza timore alcuno.

Per ritrovare tre risultati utili consecutivi dobbiamo tornare indietro di due anni, all'inizio della stagione 2014-2015. Con Andrea Stramaccioni, infatti, i biaconeri conquistarono nove punti in tre gare battendo Napoli (1-0) e Parma (4-2) in casa ed espugnando nel turno infrasettimanale l'Olimpico superando di misura la Lazio (0-1) grazie alla prima rete in bianconero di Cyril Thereau. Il trittico questa volta non si è compiuto, ma la sensazione è la stessa: che l'Udinese finalmente si sia ritrovata. E questo grazie a Gigi Delneri. E' senza dubbio l'esperto tecnico di Aquileia il deus ex machina di questo importante cambio di rotta. Attraverso alcuni accorgimenti tattici, che hanno restituito solidità difensiva e vivacità a centrocampo con conseguente aumento dei rifornimenti per l'attacco, il tecnico ha restituito equilibrio alla squadra, che (finalmente) comincia ad avere una sua identità. Di questa metamorfosi sta beneficiando in primis Seko Fofana, giocatore dotato di buona gamba ma anche di raffinata tecnica (come dimostrano le due reti siglate giovedì al Renzo Barbera), ma non è l'unico. Sulla corsia destra stiamo rivedendo il miglior Silvan Widmer, mentre sul lato opposto con il recupero di Samir (e l'eventuale impiego di Felipe come sperimentato con successo lunedì) si è risolto un problema di non poco conto. Fulcro, poi, di questo completo rinnovamento in campo sono Thereau e Duvan Zapata, che stanno ritrovando i gol perduti.

Eppure ciò che sta incidendo maggiormente nel cambio di marcia della formazione bianconera è senza dubbio l'aspetto mentale. La capacità di reazione, caratteristica che si era persa negli ultimi anni, è il segno più confortante di un cambiamento che sta avvenendo nello spogliatoio bianconero. Riuscire ad annullare gli errori o a rimontare a una situazione negativa sono punti di forza sui quali l'Udinese non ha potuto contare nelle ultime stagioni. E i risultati, in questo senso, aumentano in modo esponenziale la consapevolezza nei propri mezzi. Delneri, in qualche modo, ha premuto il tasto "on". La strada per la salvezza rimane tutt'altro che agevole, ma essersi allontanati dalle zone rosse consente di presentarsi alla prossima sfida (in programma domenica al Luigi Ferraris contro il Genoa) con uno spirito decisamente diverso. Questa Udinese tutto può.

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