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Impressioni dal Danubio (Di L. Petiziol)

Seconda uscita stagionale dell’Udinese a Linz contro la neo-promossa in Bundesliga dell’Ingolstadt. Novità ? Poche e qualche conferma. Intanto si gioca in una stadio, che è meglio scriverlo con la esse minuscola, più propriamente sembrava...

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Seconda uscita stagionale dell’Udinese a Linz contro la neo-promossa in Bundesliga dell’Ingolstadt. Novità ? Poche e qualche conferma.

Intanto si gioca in una stadio, che è meglio scriverlo con la esse minuscola, più propriamente sembrava un giardino pubblico e senza panchine e le cui riprese appiattivano anche le mini collinette che bordavano il campo.

Ero curioso, come tutti voi di vedere Adnan l’iraniano. Confesso che mi ha ispirato prima simpatia, poi mi son reso conto che è giocatore con un bel passo,soprattutto in fase offensiva. Ha scodellato un paio di cross misurati e ha personalizzato la sua prestazione con il coraggio di un tiro dalla distanza che manifestava tutta la sua personalità. Deve migliorare in fase difensiva dove è sembrato un po’ ingenuo. Ma è uno che dà l’impressione di imparare presto.

Il resto ? La conferma di Romo , di Guilherme molto più ispirato della passata stagione, come lo stesso Fernandes  e Totò autore di un paio di giocate da biglietto intero.

La difesa con Herteaux, Danilo e Domizzi ha bisogno ancora di qualche integratore. Con Edenilsson a destra e Adnan a sinistra possiamo ben dire che le fasce sono molto “elastiche” e tengono ritta la squadra.

Un po’ in apnea Cyril Thereau che toglie a Totò la gioia del gol ciccando un pallone con destinazione rete. Insomma ancora moscio come la sue erre.

Secondo tempo . Entra il secondo reparto cavalleria con Scuffet, Pasquale, Wague, Hallberg, Verre, Aguirre, Perica, Pinzi, Bubnjic, ecc… Non ci si capisce più nulla. Praticamente non c’è più partita per la poca voglia dimostrata dai giocatori ,causa forse dal caldo o chissà che altro.

Difficile raccontare questa partita per uno che come voi l’ha vista in televisione, che ha ciccato il gol del vantaggio dell’ Ingolstadt ( non si è proprio visto ) e che ha dato alla fine la vittoria alla squadra tedesca, e per una telecronaca che ci ha raccontato tutto dei teutonici, la loro provenienza, la loro carriera, i loro centimetri, le parentele, quando mi sarebbe piaciuto sapere quale giocatore bianconero era in possesso di palla,visto che le riprese piatte non consentivano al telespettatore di capirlo e al massimo lo si poteva immaginare. Considerata la tortura del caldo rovente, e una simile telecronaca, sarebbe stata più dolce  l’eutanasia .

PS. A tre minuti dalla fine un fermo immagine ti consiglia di metterti a tavola e cenare. Fine !

Lorenzo Petiziol@MondoUdinese

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