rubriche

Inter-Udinese: sfida tra il maestro Handanovic e l’allievo Scuffet

Il portiere sloveno ha mantenuto un legame solido il Friuli, nonostante siano già trascorsi cinque anni dal suo approdo al club nerazzurro

Massimo Liva

Domani sera a San Siro ci sarà l’atto finale della stagione, l’Udinese di Delneri cercherà di chiudere al meglio contro i nerazzurri un campionato che alla fine può considerarsi tutto sommato positivo visto che la salvezza da parte dei bianconeri è stata raggiunta con largo anticipo. Una sfida nella sfida sarà quella tra i due portieri delle rispettive squadre, da una parte Samir Handanovic dall’altra Simone Scuffet, rispettivamente passato, presente e futuro dell’Udinese.

Il portiere sloveno è rimasto nel cuore dei tifosi friulani, molto apprezzato e stimato per le sue qualità umane oltre che calcistiche, Handanovic ha difeso a lungo i pali bianconeri e rappresenta un pezzo di storia della società friulana. All'età di 20 anni, viene acquistato dall'Udinese.Il 15 maggio 2005 fa il proprio debutto nel campionato italiano, subentrando all'infortunato De Sanctis (che aveva appena subìto un gol) nella gara con la Sampdoria (terminata 1-1). Gioca invece da titolare le restanti 2 partite di campionato, incassando altrettante reti da Cagliari e Milan. Nella stagione 2005-06, con la formula del prestito, veste le maglie di Treviso e Lazio, con i veneti è titolare nel debutto in massima serie della formazione, mentre in biancoceleste ottiene un'unica presenza. L'annata seguente la passa tra i cadetti, imponendosi all'attenzione generale con il Rimini.Nel 2007 fa ritorno in bianconero, divenendo ben presto la prima scelta del ruolo. La seconda esperienza in Friuli, durata un lustro, gli permette tra l'altro di esordire in Coppa Uefa e mantenere la propria porta inviolata per 704' nel campionato 2010-11: nel medesimo torneo, neutralizza 6 degli 8 rigori fischiati contro l’Udinese. Dalla stagione 2012-13 è l'estremo difensore dell'Inter,[con cui riceve la prima espulsione in A dopo 229 presenze.

In nerazzurro conferma la sua nomea di para-rigori, tanto da respingerne 7 su 8 tra il 2014 e il 2015: i primi 6 tiri dal dischetto vengono neutralizzati consecutivamente. Handanovic ricorda sempre con grande piacere il suo trascorso in bianconero e non ha mai nascosto che un eventuale fine carriera in Friuli non gli dispiacerebbe per niente. Le sue parole di qualche tempo fa in merito sono significative: “ll ricordo più bello è il terzo posto che abbiamo guadagnato nel 2011-2012, siamo tornati a Udine e i tifosi erano felicissimi e ci hanno aspettati in aeroporto e io non pensavo che potesse succedere una cosa del genere. Il rimpianto maggiore, invece, è stato il preliminare di Champions League contro l’Arsenal, purtroppo non l’abbiamo giocato con la migliore formazione possibile. Oltre a mancare Basta e Domizzi, quell’anno non ci siamo rinforzati come avremmo dovuto dopo la cessione di Sanchez. Sono convinto che avremmo potuto puntare a qualche cosa di importante. Eravamo un grande gruppo e una squadra vera, avremmo potuto toglierci delle belle soddisfazioni. Tifosi? Il mio carattere è molto simile agli abitanti di Udine e di quella zona del Friuli. Per questo ci siamo sempre trovati bene insieme. Mi fa sempre piacere tornare a Udine, sia quando gioco, sia quando torno qualche volta in Slovenia e mi fermo a salutare gli amici che ho li. Un giorno spero di tornarci”. Il rimpianto di non essere riuscito a vincere qualcosa a Udine, la sua volontà di approdare in un grande club come l’Inter per cercare di farlo anche se gli anni in nerazzurro non gli stanno dando le soddisfazioni che meriterebbe.

Un legame forte quello di Handanovic con il Friuli, un carattere molto simile a quello dei friulani, ragazzo umile che ha sempre preferito il lavoro sul campo alle dichiarazioni sui giornali. Scuffet ora rappresenta il presente e il futuro del club bianconero, Handanovic fa parte di un passato glorioso ricordato sempre con piacere. Nel rivedere le maglie bianconere il portiere sloveno sicuramente si emozionerà perché l’Udinese lo ha fatto crescere e far diventare quello che è adesso, uno dei migliori portieri a livello internazionale.

tutte le notizie di

Potresti esserti perso