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La coperta dell’Udinese

La coperta, comunque la tiri, se è corta scoprirà qualcosa: data così sembra la scoperta dell’acqua calda, ma l’adagio accostato all’Udinese aiuta a spiegare alcune scelte. Ovviamente si torna a parlare di modulo, del resto le...

Monica Valendino

La coperta, comunque la tiri, se è corta scoprirà qualcosa: data così sembra la scoperta dell'acqua calda, ma l'adagio accostato all'Udinese aiuta a spiegare alcune scelte.

Ovviamente si torna a parlare di modulo, del resto le ultime apparizioni offerte hanno acceso il dibattito. Meglio il 4-4-2 o l'attuale 3-5-2? Numeri, però i tifosi bianconeri (almeno quelli che stanno votando ai nostri sondaggi) sembrano favorevoli a un cambio. Insomma, la difesa a tre non sembra convincere tutti.

Però fa bene il ds Giaretta a sottolineare che non si deve cambiare solo perché si è perso col Granada: malamente, ma era pur sempre calcio d'agosto.

Certo se si pensa alle ultime due stagioni gli indizi che portano a pensare che sia meglio cambiare verso (per dirla alla Renzi), sono tanti e convincenti. Ma siamo sicuri che il 4-4-2 caro al tecnico di Anzio possa essere la soluzione?

Certamente sulle fasce Widmer ed Edenilson potrebbero giocare entrambi, così come Ali e Pasuqale, con l'iracheno che avrebbe molte meno responsabilità (quelle che lo stanno facendo girare come una trottola in campo). Però, se si sistema questo, dall'altra parte Colantuono si ritroverebbe con un esercito di centrali che inizierebbero a brontolare perché esclusi. In mezzo se la giocheranno Iturra, Guilherme, Kone, Badu, Fernandes, Pinzi e pure Merkel ad oggi. Con due maglie disponibili ci sarebbe più di uno scontento.

Anche qui il ds bianconero ha giustamente detto che la competizione è il sale di ogni squadra vincente. Ma è anche vero, aggiungiamo noi, che Udine - nonostante risultati e stadio nuovo - viene ahinoi vista ancora come un trampolino: e se non salti non puoi spiccare il volo. Per questo tenere fuori qualcuno rischia di creare qualche malumore di troppo.

Lo stesso discorso è valso per Stramaccioni, che aveva intrapreso una strada di cambiamenti, ma poi si è dovuto scontrare con la realtà.

Allora cosa fare? Si ritorna  pensare alle gare con la Fiorentina, quelle già descritte, le migliori degli ultimi due tribolati anni. Guidolin e Stramaccioni in questi casi optarono per un 4-2-3-1. Hai visto mai che questa potrebbe essere la soluzione?

In difesa Widmer e Ali Adnan potrebbero trarre vantaggio visto che dovrebbero pensare più alla fase di non possesso. Davanti alla difesa si potrebbe eludere l'annoso problema del 'volante' piazzando due uomini, tra Pinzi, Guilherme, Iturra e Badu.

Un vertice centrale più alto da scegliere tra Kone e Fernandes, con Edenilson e Pasquale ai lati. Bello, ma poi? In avanti ci sarebbe una sola maglia disponibile, da giostrarla tra Zapata, Thereau e, ovviamente, Di Natale.

No, non ci siamo, anche qui qualche muso lungo potrebbe subentrare.

La matematica non sarà mai il mio mestiere, canta Antonello Venditti, ma la matematica nel calcio è molto semplice: comunque la giri qualcuno deve stare fuori.

Accontentare tutti non si può, per cui si deve scegliere non in base a gerarchie di spogliatoio, ma solo in base alla meritocrazia. Facile a dirsi.

Intanto si va avanti con la strada intrapresa. Eventuali cambi tattici si proveranno, ma al di là di tutto serve che la squadra abbia davvero bene impresso che serve avere fame per emergere. E chi sta fuori deve correre di più, non di certo piagnucolare o rassegnarsi.

La coperta, in fondo,  è corta solo se la si vuole vedere tale.

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